Cultura e Spettacoli

Dolore in tv: fino a dove ci si può spingere? Dibattito sul caso Nuti: vota e dì la tua

La straziante apparizione di Francesco Nuti riapre la discussione sul limite da porre alla sofferenza in televisionev: oggi su Il Giornale le opinioni di due giornalisti: Daniele Abbiati (contrario) e Alessandro Gnocchi (favorevole)
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Dolore in tv: fino a dove ci si può spingere? 
Dibattito sul caso Nuti: vota e dì la tua

Dopo due sole puntate, i vertici di Mediaset hanno deciso di chiudere il programma "Stasera che sera" condotto da Barbara D’Urso. Lo show ha subito molte critiche soprattutto per lo straziante collegamento con Francesco Nuti: l’attore molto malato non è riuscito a dire nulla ed è scoppiato in un pianto dirotto. Inoltre il talk non ha avuto i risultati d’ascolto sperati. Mauro Crippa, direttore generale dell’informazione Mediaset, spiega che "quando un esperimento non riesce è onesto interromperlo senza cercare scuse".

Intanto si apre il dibattito tra favorevoli e contrari al dolore in tv. Leggi le due opinioni:

CONTRARIO: L'handicap non deve diventare uno show di Daniele Abbiati

FAVOREVOLE: Il pugno allo stomaco è anche lezione di vita di Alessandro Gnocchi

 

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