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Due buche tradiscono Molinari

Il vento sferzante che ha costretto a sospendere il gioco nella giornata di sabato non ha certo tolto prestigio al Dunhill Links Championship terminato solo nella giornata (di recupero) di lunedì. Troppo alta la posta in palio - 3 milioni 500mila euro - e l’importanza dei giocatori in campo e dello sponsor per decidere di assegnare il titolo solo sulla distanza delle 54 buche. Il torneo si preannunciava con un giro finale pieno di emozioni e possibili colpi di scena. Luke Donald, redivivo, partiva per le ultime 18 buche con un colpo di vantaggio sul giovane Rory McIlroy, star annunciata del torneo malgrado la giovane età. Il colpo di scena c’è stato e lo ha fatto Simon Dyson, trentunenne di York e già vincitore quest’anno del Klm Open in Olanda. Simon è partito lancia in resta con sette birdie sulle prime nove buche e poi ha dovuto solo controllare la situazione. McIlroy ha visto le sue chance perdersi con tre bogey - alla 12, 16 e 17 - mentre Luke Donald, autore di uno score di 65 e 64 colpi nel terzo e quarto giro, si è inceppato sui green e non è mai stato veramente in lotta per il titolo. Con un giro finale in 66 colpi Dyson ha distanziato McIlroy ed Oliver Wilson di tre colpi e si è aggiudicato la prima moneta di 543mila euro che lo hanno proiettato tra i primi dieci nella Race To Dubai e nei primi 50 giocatori del ranking mondiale. McIlroy dal canto suo è balzato al comando dell’ordine di merito superando Casey e Kaymer lontani dai campi per problemi fisici. Dei due italiani in gara (entrambi hanno passato il taglio limitato ai 60 migliori giocatori) Francesco Molinari si è piazzato 36° ed Alessandro Tadini 42°.
Sul Challenge Tour, nell’Ecco Tour Championship in Danimarca, Edoardo Molinari ha incredibilmente perso il torneo che teneva in mano incappando in un triplo bogey alla penultima buca (terminata sotto un albero ha cercato il recupero inguaiandosi ancor più per poi chiudere in sei colpi) ed un bogey alla 72ª. Per Edoardo sarebbe stata la terza vittoria stagionale che gli avrebbe assicurato l’immediata «promozione» al tour maggiore. Ha vinto il portoghese José Felipe Lima che alla fine ha preceduto di un colpo il nostro campione.
Nell’Alps Tour vittoria del professionista inglese Matthew Cryer nel Volturno Open, sul percorso dell’Holiday Inn Resort Naples-Volturno. Ottima la prova del dilettante rapallino Nicolò Ravano, migliore degli italiani, al 5° posto.
Poteva essere quella trascorsa una settimana di successo pieno anche per il golf femminile italiano. In Spagna nel Madrid Masters, Veronica Zorzi era balzata al comando con uno spettacolare 65 (8 sotto il par) nella seconda giornata, ma nel terzo ed ultimo giro un 74 annullava la sua performance e lasciava la vittoria alla ventunenne di Malaga Azahara Muñoz. Onorevole ottavo posto comunque per la Zorzi, seguita in 12ª posizione da una Diana Luna in pieno recupero fisico.


Negli Stati Uniti analoga vicenda per la nostra Giulia Sergas che nel Navistar Classic grazie ad un giro in 65 colpi è risalita dal 25° posto in vetta alla classifica per poi retrocedere in 11ª posizione negli ultimi due giri chiusi a 72.

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