Cultura e Spettacoli

E' morto Lelio Luttazzi il re dello swing all'italiana Da Hit Parade ad Arisa

E' morto a 87 anni il musicista e presentatore televisivo Lelio Luttazzi. Una carriera di successi votata all'intrattenimento. Nel 2009 era salito sul palco dell'Ariston insieme ad Arisa

E' morto Lelio Luttazzi 
il re dello swing all'italiana 
Da Hit Parade ad Arisa

Roma - E' morto Lelio Luttazzi, smette di "dondolare" lo swing all'italiana. Lelio Luttazzi era nato a Trieste il 27 aprile del 1923 ed è stato un musicista, compositore, cantante, direttore d’orchestra, attore e presentatore televisivo, uno dei personaggi di maggior successo della canzone italiana degli anni ’50 e ’60 ma anche protagonista della televisione all’epoca d’oro di Studio Uno.

Tra jazz e swing
È stato tra i primi ad inserire nella canzone italiana le strutture del jazz, un modo di comporre a ritmo di ’swingatò che ha il suo primo esempio in "Muleta mia", una canzone scritta per Teddy Reno. Ma, rimanendo nell’ambito musicale, i titoli delle composizioni di Luttazzi comprendono "Una zebra a pois", cantata da Mina, "Il giovanotto matto", il classico di Ernesto Bonino, "Il favoloso Gershwin", "Promesse di marinaio" fino a quella che rimane la sua interpretazione più famosa e nostalgica, "El can de Trieste".

L'amicizia con Teddy Reno Studente all’Università di Trieste in giurisprudenza durante la seconda guerra mondiale, inizia a suonare il pianoforte a Radio Trieste e a comporre le sue prime canzoni. Terminata la guerra, apprende dalla SIAE di un guadagno di 350.000 lire di allora, e decide quindi di fare il musicista; nel 1948 si trasferisce a Milano e inizia a lavorare con il concittadino Teddy Reno presso la casa discografica CGD, con l’incarico di direttore musicale; sempre per Teddy Reno nel 1948 scrive Muleta mia.

Radio e televisione Luttazzi è cresciuto nella stagione in cui nascevano la radio e la televisione moderne e, come tanti altri suoi colleghi, aveva iniziato la sua carriera nella rivista teatrale dove aveva scritto le musiche soprattutto per i testi di Scarnicci e Tarabusi come "Barbanera bel tempo si speràa" con Ugo Tognazzi ed Elena Giusti, "Tutte donne meno io" con Macario e Carla Del Poggio nella quale era inserita la celebre "Souvenir d’Italie". Luttazzi apparteneva a quella figura tipica della televisione, del musicista con capacità comiche ed intrattenitore, un ruolo che lo ha portato a condurre programmi come ’Ieri e Oggì, "Studio Uno", "Il Paroliere".

Hit Parade Probabilmente l’apice della popolarità lo ha toccato grazie ad ’Hit Paradè uno dei più longevi programmi radiofonici, uno dei primi esempi italiani di trasmissione dedicata alle classifiche trattate con lo spirito del varietà. L’annuncio con il titolo dilatato (’Hiiiiiit Parade!!) come in uno spettacolo di Broadway è rimasto nella memoria del pubblico italiano che seguiva la radio negli anni ’60-’70. Così come molti suoi colleghi dell’epoca, Lelio Luttazzi ha frequentato molto anche il cinema, scrivendo colonne sonore e partecipando anche come attore. La città di Trieste - è stato confermato dal sindaco Roberto Dipiazza - lo onorerà allestendo la camera ardente nella sala del consiglio comunale.

Una delle ultime apparizioni televisive lo aveva visto suonare il piano sul palco dell'Ariston insieme alla cantante Arisa. 

 

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