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Ecco le 5 regole per difendere la pelle dai raggi del sole

Lens, specialista in melanomi: «Gli italiani usano male i solari»

Gli italiani non sanno difendersi dal sole. Sono ancora tanti, almeno 20 milioni, quelli che arrivati sulla spiaggia magari per l’unica settimana di vacanza non vogliono (o non sanno) come proteggere la pelle dagli effetti nocivi dei raggi solari. Si dimenticano la crema solare, la mettono nel modo errato o, semplicemente, comprano quella sbagliata. Il bombardamento pubblicitario di prodotti solari certamente non aiuta a fare chiarezza. «Oggi ci sono infinite varietà di prodotti solari - spiega Marko Lens, medico chirurgo e ricercatore, specialista in tumori della pelle e invecchiamento cutaneo -, alcuni con altissima protezione, che però possono indurre in inganno: anche l’esposizione con la crema solare è in qualche modo pericolosa, perché incentiva ad abusare del sole». Non a caso, le statistiche più recenti dicono che una donna su 5 over 60 ha un tipo di tumore della pelle. Secondo Lens, l’ancora di salvezza sta in quattro regole elementari, tutte da verificare sull’etichietta del prodotto che si sta per acquistare. Prima di tutto, un buon solare deve garantire una protezione Spf 15 minimo. Deve inoltre essere efficace sia contro i raggi Uva che contro gli Uvb. Contro gli Uva, in particolare, deve offrire una protezione massima (superiore all’80%). Infine, dettaglio tutt’altro che trascurabile, deve essere fotostabile. Il prodotto, in pratica, non si destabilizza una volta che viene esposto al sole.
Scelta la crema, resta l’errore più comune e anche il più grave. Almeno 11 milioni di italiani la utilizzano solo nei primissimi giorni di esposizione, dimenticandosene verso fine vacanza. Non solo. Oltre nove su dieci le usano così male da vanificarne l’effetto. E anche chi si spalma la crema, difficilmente si ricorda di rimetterla ogni due ore e di coprirsi nelle ore centrali della giornata. «Per riparare i danni del sole - spiega Lens - abbiamo recentemente studiato formule innovative per le creme giorno-notte, con una formula idratante e protettiva di giorno, riparatrice e stimolante di collagene di notte».
Ma contro i danni dell’invecchiamento precoce della pelle oggi c’è anche l’aiuto della microchirurgia. Non a caso sono sempre più frequenti le richieste di operazioni senza bisturi. Lens, guru delle nuove tecniche in materia di chirurgia ricostruttiva ed il primo in Italia a introdurre il Botox contro le rughe, ha un’idea molto precisa in materia: «Gli interventi di chirurgia cosmetica sono oggi alla portata di chiunque, non solo dei vip. Arriva nel mio studio ogni tipo di donna, dalla ragazzina alla casalinga, dalla manager in carriera all’impiegata». Né le iniezioni di botulino, né i filler di acido ialuronico sono più un tabù in Italia: se ne parla sempre più spesso e gli interventi sono ormai alla portata di chiunque.
«Di sicuro - spiega Lens - io non credo nei miracoli».

Come dire, creme e interventi non invasivi aiutano, ma non restituiscono la pelle di una quindicenne.

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