Controcultura

Ecco i libri "impubblicabili" che vogliamo leggere

Ci sono lacune incredibili nei cataloghi dei grandi editori italiani. Sono frutto di vecchi veti ideologici, da Karl Popper a Pessoa

Ecco i libri "impubblicabili" che vogliamo leggere

Per addormentare la cultura di un Paese non c'è bisogno di introdurre la censura. È sufficiente premiare il conformismo, incoraggiare lo spirito gregario, imporre il veto ideologico. Inutilità, sterilità e irrilevanza poi vengono da sé. Mentre i manuali del perfetto rivoluzionario riempivano gli scaffali di tutte le librerie, La società aperta e i suoi nemici, manifesto del pensiero liberale, restava nel cassetto, anno dopo anno, rifiuto dopo rifiuto. Prima edizione originale del classico di Karl Popper: 1945. Prima edizione italiana, pubblicata da Armando editore: 1973-1974. Quasi tre decenni di ritardo incolmabile. Se prendete i cataloghi di Rubbettino e Liberilibri, potete farvi un'idea dei buchi clamorosi dell'editoria italiana in materia di liberalismo. Li hanno colmati loro. La prima edizione integrale e affidabile dell'Azione umana di Ludwig von Mises è uscita nel 2015 per Rubbettino. La prima edizione originale risale al 1949. Frédéric Bastiat era noto già nel XIX secolo. Dal punto di vista editoriale, però, in Italia rinasce nel 1994 grazie a Liberilibri (Contro lo statalismo di Frédéric Bastiat e Gustave De Molinari).

Il silenzio si è abbattuto sugli autori compromessi, a vario titolo, col nazismo. Forse questo era comprensibile nel clima del dopoguerra, quando certe ferite erano ancora aperte. Ma oggi? Come possiamo pretendere di capire cosa accadde se non possiamo leggere i vinti? E stiamo ragionando senza considerare il valore letterario che è fuori discussione. Il fascio-comunismo di Pierre Drieu La Rochelle ne diminuisce forse l'importanza come narratore o come testimone della decadenza europea? In Italia qualcuno pensa di sì. In Francia, Drieu La Rochelle, dopo una forse inevitabile attesa, è invece finito nella Pléiade, collana riservata ai classici. In Italia sono inedite o introvabili poesie, racconti e romanzi. Piccoli borghesi fu pubblicato da Longanesi nel 1969. Svanito. Gilles sta per tornare sul mercato grazie all'editore Giometti&Antonello. Non sempre facili da trovare gli scritti politici, fondamentali per capire un'epoca tragica. Robert Brasillach fu fucilato per intelligenza col nemico in camicia bruna. Possiamo quindi ignorare il suo romanzo I sette colori, difficile da trovare? Manca all'appello anche la sua Histoire du cinema. Inedito il collaborazionista Lucien Rebatet. Eppure, secondo il critico George Steiner, Les deux étendards è uno dei grandi romanzi del Novecento.

Ci sono poi inclassificabili come Roger Nimier. Antagonista di Albert Camus, editor di Louis-Ferdinand Céline, sceneggiatore di Louis Malle in Ascensore per il patibolo. Si schiantò con la sua Aston Martin dopo avere accettato di scrivere un altro film per Malle, Fuoco fatuo, tratto da Drieu La Rochelle. In Italia dobbiamo accontentarci del pur bello Le spade (Meridiano Zero). Sono inedite opere maggiori come Le hussard bleu. Nel 1987, la casa editrice Sugarco aveva in catalogo il capolavoro di Jean Raspail, I nomadi del mare, il racconto dell'incontro disastroso fra le tribù della Terra del Fuoco e gli occidentali colonialisti. Introvabile. Anche Raspail, autore del controverso Il Campo dei santi (Il cavallo alato), romanzo dove prevedeva l'immigrazione di massa, è uno sconosciuto o quasi in Italia. Ma da noi sono sconosciuti anche i conosciuti. Molti saggi del Fernando Pessoa «scandaloso», antidemocratico e cultore dell'esoterismo, sono inediti o introvabili. Ne scrive Ángel Crespo ne La vita plurale di Fernando Pessoa (Bietti). Ezra Pound dovette affidarsi a Scheiwiller per decenni, prima di essere accolto (solo come poeta) da Mondadori. Il 29 settembre esce la raccolta degli scritti politici scelti da Pound poco prima di morire (Dal naufragio di Europa, introduzione di Giorgio Agamben, Neri Pozza, pagg. 654, euro 28). Nonostante alcuni siano già noti in Italia (e in edizione critica) per iniziativa di editori controcorrente, l'imponente volume appare anche un simbolico «sdoganamento». Arrivato soltanto nel 2016.

Questa lista è indicativa. Chiunque potrebbe arricchirla a seconda dei suoi interessi. Per fortuna, esistono «piccole» case editrici che si fanno carico di pubblicare o ripubblicare gli «impubblicabili». Come la neonata Oaks di Milano. Diretta da Luca Gallesi, nostro collaboratore, parte con L'avvenire dell'intelligenza di Charles Maurras. A parole, intellettuali o editori rivendicano il dibattito come strumento di arricchimento.

Però le librerie traboccano di volumi fatti con lo stampino. Scusate, ma come si fa il dibattito delle idee se tutti la pensano allo stesso modo?

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