Roma

Ecco l’osservatorio cittadino contro ogni discriminazione

LA NOVITÀ L’accordo siglato tra il Comune e il ministero per le Pari opportunità

Un osservatorio cittadino contro le discriminazioni. Campagne di sensibilizzazione rivolte soprattutto al mondo giovanile e alla scuola. Più informazione contro comportamenti xenofobi e intolleranti. Sono questi gli obiettivi del protocollo d’intesa firmato ieri mattina in Campidoglio dal ministro per le Pari opportunità Mara Carfagna e dal sindaco Gianni Alemanno.
«Per questo governo è stata sempre una priorità - ha detto la Carfagna - la tutela nei confronti delle persone più deboli e vittime di discriminazione: gli anziani, i disabili, i minori, le donne, le persone di diverso orientamento sessuale. Ma bisogna tenere sempre presente la specificità di ogni territorio. Per rendere più efficaci le misure di contrasto, è necessaria la collaborazione dei comuni e degli enti locali». A Roma purtroppo ci sono stati episodi spiacevoli, «ma Alemanno ha dimostrato polso e sensibilità - ha sottolineato il ministro - chi si sente vittima di discriminazioni sappia che il governo ed il Comune sono dalla loro parte». «L’osservatorio - ha spiegato Alemanno - non si concentrerà su una forma specifica di discriminazione, ma si occuperà di tutte quelle previste dal trattato di Lisbona: genere, religione, razza, età, disabilità e orientamento sessuale. La discriminazione nasce dall’idea che il diverso sia isolato e quindi più debole. Noi dobbiamo costruire una rete di protezione. Roma non è una città razzista».
L’osservatorio avrà il compito di raccogliere dati, segnalazioni di cittadini e associazioni, promuovere strategie e iniziative, monitorare le attività degli sportelli legali e delle realtà che si occupano del problema. Il costo dell’operazione sarà coperto dal ministero per le Pari Opportunità, attraverso i fondi dell’ufficio nazionale antidiscriminazione. All’incontro in Campidoglio, oltre a Lavinia Mennuni, consigliera alle pari opportunità, era presente anche Isabella Rauti. La moglie di Alemanno è capo-dipartimento della Carfagna: «Il mio rapporto con entrambi può aver facilitato il contatto, ma comunque era nell’ordine delle cose un accordo tra il ministero e l’amministrazione comunale».
Il protocollo avrà la durata di tre anni e potrà essere rinnovato per altri tre. Sono previste iniziative congiunte fra ministero e Comune in particolare durante la settimana contro la violenza nelle scuole e durante la settimana contro il razzismo. «La continua proposta di delibere consiliari per l’istituzione del registro delle unioni civili e dei matrimoni gay - ha però voluto precisare Alemanno - è il tipico tentativo di strumentalizzare problemi fra loro diversi.

Io sono contrario ai matrimoni gay».

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