Economia

Alitalia perde milioni, ma premia i dirigenti. La compagnia: "È falso"

L'inchiesta del Fatto Quotidiano rivela il pagamento di un milione in buoni premio ai dirigenti, tra cui ci sareberrero 48 nuove nomine. La compagnia smentisce: "È falso"

Alitalia perde milioni, ma premia i dirigenti. La compagnia: "È falso"

Alitalia ha l'acqua alla gola e perderebbe un milione di euro al giorno. Intanto, è sempre più vicina la nuova deadline, fissata il 21 novembre, per la presentazione di un'offerta. Il nodo resta quello della scelta del partner industriale.

Delta ha confermato, lunedì scorso, l'impegno a mettere sul tavolo 100 milioni di euro, rimanendo l'unica compagnia a prevedere una partecipazione azionaria, dato che Lufthansa ha ribadito la possibilità di una partnership commerciale senza un intervento sull'equity. La partita, però, è ancora aperta.

Alitalia spera nella salvezza da parte della compagnia americana o di quella tedesca, per rallentare le enormi perdite, che costringono la compagnia italiana a mettere i lavoratori in cassa integrazione e a chiedere soldi in prestito allo Stato. Nel frattempo, però, sembra che i dirigenti vengano premiati, con bonus milionari. È quanto sostiene il Fatto quotidiano. Secondo il giornale, infatti, i commissari straordinari, a cui il 12 maggio 2017 era stata affidata la compagnia, avrebbero elargiro a fine 2018 un milione di euro, per i buoni risultati della gestione.

Inoltre, sempre secondo il Fatto quotidiano, in questi mesi sarebbero anche stati nominati 48 nuovi dirigenti, a cui sarebbero stati concessi stipendi che non tengono conto della reale situazione di Alitalia. Tra questi, uno avrebbe ricevuto una gratifica da 300mila euro, mentre un altro da 270mila euro, oltre all'auto di servizio e "un paracadute di 12 mensilità pagate nel caso in cui le circostanze gli avessero imposto di lasciare il lavoro". Stipendi che appaiono esagerati, anche se confrontati con compagnie che non hanno i problemi di Alitalia: la media mondiale, infatti, si attesta intorno ai 120mila euro. Ma anche i commissari avrebbero incassato delle somme di denaro non indifferenti: si tratterebbe di circa 10 milioni di euro, tra stipendi e percentuali sulle somme recuperate dal fallimento. Oltre all'incremento degli stipendi e dei dirigenti, la compagnia si troverebbe anche in una situazione di stallo: il costo del leasing e del carburante degli aerei, infatti, sarebbe rimasto fuori mercato.

Alitalia, però, ha smentito la notizia, sostenendo che nessun commissario abbia finora ricevuto alcun comprenso. Inoltre, il numero dei dirigenti sarebbe diminuito da 64 a 43, facendo risparmiare alla compagnia 9,8 milioni l'anno. Inoltre, Alitalia sostiene sia "totalmente falso" che i commissari abbiano incassato 10 milioni di eruo: "I commissari straordinari finora non hanno ricevuto alcun compenso".

Ritenuta falsa anche "l'affermazione secondo cui, relativamente ai leasing degli aerei, non sia successo nulla dopo la realizzazione del servizio commissionato e pagato all'International Bureau of Aviation. L'azione dei commissari sui costi della flotta ha portato a una diminuzione dei costi di leasing nel primo semestre 2019 di circa il 30% rispetto all'inizio dell'amministrazione straordinaria, anche grazie alla rinegoziazione di circa il 50% dei canoni

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