Economia

Assicurazioni, la redditività resta positiva

Ma «lo spread pesa su bilanci e solvibilità, specie nel settore vita»

Assicurazioni, la redditività resta positiva

Le tensioni sullo spread italiano pesano sui bilanci delle assicurazioni italiane, ma il sistema è solido e tiene. Stesso discorso per la redditività del settore, che cala ma resta positiva. È questo il quadro che esce dalla prima relazione annuale del neo presidente dell'Ivass, Fabio Panetta - al suo esordio al vertice dell'Authority dopo la nomina a direttore generale della Banca d'Italia - che saluta con favore la flessione degli ultimi giorni del differenziale tra Btp e Bund tedesco. «La volatilità dei prezzi delle attività scambiate nei mercati finanziari e dello spread - spiega Panetta - si è riflessa sui bilanci civilistici e sulla posizione di solvibilità delle imprese assicurative italiane, in particolare di quelle operanti nella gestione vita». Tuttavia «l'indice di solvibilità a livello di mercato era pari alla fine del 2018 al 222%, quasi il 20% in meno rispetto alla fine del 2017, ma ben al di sopra del minimo regolamentare del 100 per cento».

Insomma, resta ancora ampio margine per le assicurazioni italiane prima che il patrimonio venga intaccato pericolosamente. La redditività, sottolinea il presidente Ivass, «è in calo ma rimane positiva per il settimo anno consecutivo». In particolare, la flessione dell'utile è significativa nella gestione vita: il risultato è stato inferiore, seppur di poco, ai 2 miliardi nell'anno appena trascorso, rispetto ai 3,5 miliardi del 2017, perlopiù a motivo delle rettifiche di valore sui titoli. La modesta contrazione del risultato della gestione danni, circa 2,2 miliardi, rispetto a 2,4 miliardi del 2017, è in buona parte riconducibile al minor apporto del ramo Rc auto. Panetta riferisce che negli ultimi cinque anni il premio medio della Rc auto è sceso del 19,5%, dai 515 euro di fine 2013 ai 415 euro di dicembre 2018.

«Si è ridotto il differenziale dei premi sul territorio tra la provincia di Napoli, quella a più alto costo, e quella storicamente a costo più basso, ovvero Aosta, dai 380 euro del 2013 ai 237 euro di fine 2018». Panetta stima inoltre che l'attività dell'Ivass ha risvegliato oltre 200 mila polizze vita «dormienti», grazie alla collaborazione con l'Agenzia delle Entrate, «dando luogo a pagamenti ai consumatori che a oggi sono giunti a sfiorare i 4,5 miliardi di euro». Infine, il numero uno dell'Ivass mette in guardia sul boom del fenomeno dei siti assicurativi «fake», tramite i quali si realizzano vere e proprie truffe a danno dei consumatori, soprattutto nel settore delle Rc auto.

«Nel 2018 sono stati individuati 103 siti irregolari, a fronte dei 50 del 2017 e già oltre 80 casi sono stati segnalati nei primi mesi del 2019», dichiara Panetta, che annuncia però «con soddisfazione» che, con la collaborazione della guardia di finanza, è in corso un'indagine «per il sequestro e l'oscuramento di oltre 100 siti irregolari e l'individuazione dei responsabili».

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