Economia

Atlantia va al "raddoppio" su Abertis

Pace fatta sulle autostrade spagnole. Ai Benetton il 50% più un'azione e il 24% di Hochtief. Operazione da 14 miliardi. Il gruppo italiano rafforza l'asse con Perez. Ecco la nuova governance

Atlantia va al "raddoppio" su Abertis

I Benetton conquistano le autostrade spagnole. Dopo otto mesi di barricate, Atlantia e la rivale madrilena Acs hanno seppellito l'ascia di guerra e trovato la quadra per condividere il «tesoretto» che porta in dote Abertis: una rete di 8.650 chilometri sparsa nel mondo per 5 miliardi di ricavi e 43 concessioni in Europa, America e Asia, Spagna e Cile. Alla base dell'intesa, suggellata con un accordo preliminare passato ieri al vaglio del cda, un'operazione in due step. Il primo prevede che Hochtief, la controllata tedesca di Acs, promuova la propria offerta (Opa) sul capitale di Abertis, in contanti, a 18,36 euro, e per un controvalore di 18,2 miliardi.

A valle dell'operazione, tutte le azioni raccolte, ipoteticamente si punta al delisting della società, verranno conferite in una nuova società (newco) che sarà partecipata al 50 per cento più un'azione da Atlantia, al 30 da Acs e al 20 meno un'azione da Hochtief. L'alleanza sarà regolata da uno stringente patto parasociale che regolerà le relazioni tra gli azionisti della società prevedendo, tra l'altro, l'indicazione di alcune materie deliberabili solo con maggioranze qualificate. Ma non finisce qui. A rendere ancora più stretta la nuova collaborazione italo-spagnola al casello sarà un secondo passaggio che prevede l'ingresso degli italiani di Atlantia anche nel capitale di Hochtief. Un tassello, quest'ultimo, che era del tutto inatteso e che impegnerà gli italiani con un investimento di 2,5 miliardi per una quota del 24,1 per cento. Come? Hochtief realizzerà un aumento di capitale da 6,43 milioni di azioni che verrà sottoscritto nella sua integralità da Acs ad un prezzo di 146,42 euro per azione. Successivamente, il gruppo che fa capo a Florentino Perez venderà alla holding italiana titoli del costruttore tedesco per 2,5 miliardi. Un impegno finanziario che, nel complesso, costerà ad Atlantia poco meno di 14 miliardi di euro e che sarà messo a disposizione del gruppo da tre banche: UniCredit, Bnp e Credit Suisse. Un accordo che mette la parola fine al possibile all'iniziale Opa di Atlantia, allo spezzatino di Abertis e a nuovi rilanci, motivo per cui ieri il titolo Atlantia che aveva già corso molto negli ultimi mesi - ha chiuso in calo del 2,5 per cento a 26,6 euro; mentre Acs e Hochtief hanno archiviato la seduta in rialzo del 7,96 per cento e del 4,7.

A livello strategico la nuova alleanza vedrà Roma e Madrid affermarsi sullo scacchiere globale delle autostrade: «Crediamo che il nostro ingresso in Hochtief non sia solo una valida opportunità finanziaria, ma soprattutto industriale, che fa di Atlantia ed Abertis i leader mondiali nello sviluppo di infrastrutture di trasporto» ha commentato l'ad di Atlantia, Giovanni Castellucci plaudendo «all'ingresso in nuovi Paesi come Usa, Canada, Australia e Germania». Atlantia, Acs e Hochtief hanno poi intenzione di sottoscrivere un contratto a lungo termine con l'obiettivo di massimizzare la relazione strategica e le sinergie. Inoltre, gli italiani potranno esercitare, entro il 23 marzo, un'opzione d'acquisto parziale o totale su Cellnex Telecom (controllata di Abertis).

A gestire il nuovo corso del gigante delle autostrade saranno molto probabilmente Castellucci, in corsa come ad (la cui nomina spetta all'Italia) e Perez, in qualità di presidente.

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