Economia

Aumento PopVicenza, i soci latitano

In filiale raccolti per ora solo 2 milioni di euro

Vecchi soci e clienti sembrano per ora disertare l'aumento di capitale della Popolare di Vicenza per la quale la strada verso Piazza Affari si fa sempre più in salita nonostante l'annunciato supporto per 1,5 miliardi del fondo Atlante.

Ammontano, infatti, a meno di 2 milioni di euro le prenotazioni di azioni raccolte dalla rete di sportelli dell'istituto berico. L'andamento degli ordini - secondo indiscrezioni raccolte in ambienti vicini alla banca - evidenzia come in particolare gli investitori retail, si stiano per tenendo alla larga dall'Ipo. Al pubblico indistinto sono riservate azioni per 375 milioni di euro, di cui 300 milioni agli attuali azionisti. Il collocamento, oltre che nella rete della Popolare di Vicenza, viene fatto anche attraverso gli sportelli di Unicredit e on-line con Fineco Bank. L'obiettivo di arrivare al 25% di flottante è molto lontano considerando che l'offerta terminerà domani alle ore 13. Nonostante queste indicazioni ci si attende proprio in queste ore la risposta degli attuali azionisti della Vicenza, mentre a Londra sta proseguendo il roadshow dell'amministratore delegato, Francesco Iorio, con gli investitori istituzionali. Nel corso della presentazione del collocamento in Borsa, avvenuta a Milano lo scorso 22 aprile, Iorio si era dichiarato sereno sul fatto «che il tema del flottante non ci sarà e la banca avrà moltissima probabilità se non quasi la certezza di essere quotata» il prossimo 3 maggio. Sottolineando anche che dopo l'operazione, la banca avrà un indice di solidità (CET 1) di oltre il 12,7% grazie a un eccesso patrimoniale di circa 550 milioni di euro.

La Bce e la Banca d'Italia hanno intanto autorizzato Quaestio Capital Management, gestore del fondo Atlante, all'acquisto di una partecipazione qualificata e in misura eccedente il 50% della Popolare veneta e dei relativi diritti di voto. Lo si legge in una nota di Quaestio in cui si precisa che l'Sgr è in attesa di ricevere l'autorizzazione dell'Ivass a completamento dell'iter autorizzativo.

Sempre ieri la Consob ha inoltre ritenuto «insussistente» un obbligo di Opa a carico del fondo, a seguito dell'esecuzione degli obblighi di sottoscrizione delle azioni dell'istituto vicentino.

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