Economia

Bce: "Rischio insolvenza per le aziende italiane". Cgia: "È già di 84 miliardi"

La Banca centrale europea: "Pronti a operazioni di mercato aperto, ma è solo una soluzione temporanea: i Paesi risolvano i loro nodi strutturali". Cgia: "L'insolvenza delle imprese italiane ammontano a di 84 miliardi di euro"

Bce: "Rischio insolvenza per le aziende italiane". Cgia: "È già di 84 miliardi"

La Banca centrale europea è pronta ad intervenire per aiutare i Paesi dell'Eurozona in difficoltà, ma solo dopo che è stato attivato i fondo di salvataggio Efsf-Esm. L'operazione consiste nel "condurre operazioni di mercato aperto definitive di entità adeguata a conseguire il proprio obiettivo", come spiegano dall'istituzione ricordando però che si tratta di "politiche non convenzionali" che "hanno natura solo temporanea e non posso risolvere le cause di fondo degli squilibri finanziari e della differenziazione delle condizioni finanziarie". Per questo motivo i fondi Ue non bastano, ma "occorrono correzioni strutturali nell’ambito delle finanze pubbliche, degli squilibri macroeconomici e della stabilità finanziaria, che competono ai governi nazionali dei Paesi dell’area euro". Nonostante tutto questo, però, la Bce ribadisce che l’euro è "irreversibile" e "i premi per il rischio connessi ai timori sulla reversibilità dell’euro sono inaccettabili e vanno affrontati in modo sostanziale".

Del resto la situazione della Ue non è così rosea: il tasso di disoccupazione "continua ad aumentare", soprattutto tra i giovani, con "ulteriori perdite di posti di lavoro, a ritmo sostenuto, sia nell’industria sia nei servizi all’inizio del terzo trimestre del 2012». Lo si legge nel bollettino mensile della Bce. Questo indica che la ripresa sarà "solo molto graduale e i rischi che circondano le prospettive economiche per l’area euro continuano ad essere orientati verso il basso", con un'inflazione in calo nel 2012 e una stima in ribasso del 2% nel 2013.

Se la passa peggio l'Italia, con un "netto deterioramento della valutazione del rischio di credito delle imprese" e un tasso d'insolvenza previsto in aumento "particolarmente pronunciato per le imprese italiane e piuttosto moderato per quelle olandesi e tedesche".

Paure confermate dai dati della Cgia di Mestre, secondo cui le insolvenze bancarie che fanno capo alle aziende italiane hanno sfiorato a maggio gli 84 miliardi di euro, circa 10,1 miliardi di euro in più rispetto all'anno scorso (+13,8%).

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