Economia

La bocciatura costa 2 miliardi a Mps e Carige

Mps e Carige crollano a Piazza Affari e toccano nuovi minimi storici, mentre il mercato si interroga sul destino delle due banche bocciate dagli stress test europei e la cui indipendenza potrebbe essere messa a pesante rischio dalla necessità di rafforzamento patrimoniale emersa nelle valutazioni della Bce (2,1 miliardi per Rocca Salimbeni e 810 milioni per l'istituto genovese). Il gruppo senese, dopo essere sceso fino a 0,6 euro, ha chiuso a 0,68 (-7%), mentre Carige ha terminato la seduta al nuovo minimo di 0,067 euro (-10,6%). In quattro sedute i due istituti hanno lasciato sul campo il 30% circa delle rispettive capitalizzazioni bruciando, complessivamente, poco meno di 2 miliardi di euro. Più in dettaglio, Rocca Salimbeni ha visto volatilizzarsi 1,6 miliardi circa di capitalizzazione, mentre l'istituto genovese 240 milioni circa.

Gli advisor sono al lavoro per vagliare le diverse soluzioni per i piani di rientro da presentarsi entro due settimane dagli esiti, come prescritto dalla Bce.

Il rischio di nuove imponenti ricapitalizzazioni è elevato, ma non sono escluse altre strategie che vanno dalla cessione di attività a eventuali aggregazioni, fino al rinvio o perfino alla conversione dei Monti Bond per quanto riguarda Mps. Di certezze ce ne sono poche, tranne la richiesta dei sindacati di Mps per un'«assunzione di responsabilità in capo alla dirigenza passata e presente, ma anche da parte del governo e delle autorità di vigilanza che sembrano non fare altro che subire i diktat delle oligarchie economiche europee».

Ieri Marcello Clarich, presidente della Fondazione Mps (storico azionista di Rocca Salimbeni e oggi al 2,5% del capitale), a una domanda sulla volontà dell'istituto di partecipare a una nuova ricapitalizzazione ha tergiversato, rispondendo che «finché non c'è il piano è inutile parlarne».

Allo stesso modo Pier Carlo Padoan, ministro dell'Economia, di fronte alle ipotesi di operazioni sui Monti Bond, ha nicchiato: «Siamo fiduciosi che ci saranno soluzioni di mercato per colmare questo fabbisogno di capitale».

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