Economia

La bolletta elettrica cambia: ​stop alle tariffe progressive

Dopo gli choc petroliferi degli anni '70, fu avviato un piano di austerity energetica. Che è tutt'ora in vigore: viene penalizzato chi consuma di più

La bolletta elettrica cambia: ​stop alle tariffe progressive

Svolta nelle bollette. La tariffa elettrica non aumenterà più progressivamente in base ai consumi, come avviene ad esempio per le aliquote Irpef in relazione ai redditi. Per il momento si tratta ancora di una proposta, l'Autorità per l’energia vorrebbe rivoluzionare le bollette a partire da gennaio 2018.

L'Authority ha voluto mettere mano a una struttura tariffaria ormai obsoleta che era stata introdotta circa quatant'anni fa. Il sistema progressivo è, infatti, il frutto di una particolare situazione contingente, vale a dire gli choc petroliferi degli anni Settanta. Si era impostato un programma di austerity energetica che per l'elettricità prevedeva una penalizzazione per chi aumentava i propri consumi. Il risultato era stato ed è tutt'ora bollette con prezzi impostati secondo una logica progressiva, con sussidi incrociati e redistribuzioni tra gruppi di clienti. Con il passare degli anni sono apparse evidenti tutte le storture di questo sistema, esemplificate dal classico caso del single benestante che, in proporzione, paga una tariffa inferiore a quella di una famiglia numerosa, e poco capace anche di sostenere consumi più efficienti da un punto di vista ambientale.

Il documento messo a consultazione dall’Autorità suggerisce di rendere le tariffe uguali per tutti e non più progressive. Seguendo questo sistema l'ammontare necessario alla copertura degli oneri generali viene caricato per il 50% in base alla potenza e il 50% sui consumi, differenziando tra residenti e non residenti il corrispettivo per potenza impegnata. Una soluzione del genere manterrebbe sostanzialmente invariata la bolletta del consumatore medio che passerebbe da 438 a 443 euro l’anno. I maggiori benefici andrebbero alle famiglie numerose che risparmierebbero la bellezza di 618 euro. Viceversa, la categoria alla quale presumibilmente appartiene il famoso single pagherebbe 74 euro in più. Anche chi ha consumi leggermente superiori, fino a 2.200 kWh, sborserà un pò di più (44 euro). La categoria più svantaggiata dal nuovo sistema sarebbe invece il cliente non residente con consumi fino a 900 kWh (+129 euro), mentre i non residenti con consumi alti (fino a 4.

000 kWh) risparmierebbero 188 euro.

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