Economia

Bollorè apre a Telecom su Gvt in Brasile

Bollorè apre a Telecom su Gvt in Brasile

Erano in quattro ieri, a Parigi, per decidere le sorti di Telecom, in Italia e in Brasile. Secondo fonti parigine, alla corte del finanziere bretone Vincent Bollorè, che si è presentato all'incontro con l'ad Jean-François Dubos, sono arrivati l'ad di Telecom Marco Patuano e quello di Mediobanca, Alberto Nagel. L'incontro, definito «cordiale», è «andato bene» ed è stato tutt'altro che interlocutorio. Le parti si sono date due settimane di tempo per lavorare a una proposta italiana per Gvt, la controllata brasiliana di Vivendi. La distanza che divide, al momento, Telecom Italia e Telefonica nella conquista di Gvt è, infatti, tutta nelle sinergie potenziali. Sinergie che mancherebbero sul fronte spagnolo, ma avrebbero invece conquistato Vincent Bollorè, disponibile a valutare una soluzione italiana per la sua strategica controllata. Anche alla luce del fatto che nell'incontro Patuano e Nagel avrebbero iniziato già a presentare alcune opzioni a Bollorè. I tempi sono però strettissimi alla luce del fatto che la proposta di Telefonica (che scade il 3 settembre) sarà esaminata dal board di Vivendi il 28 agosto: sul piatto gli spagnoli hanno messo 6,7 miliardi di euro con la possibilità aggiuntiva di rilevare l'8,3% della stessa Telecom.

Da Parigi resta confermata la freddezza nei confronti dell'offerta spagnola «non sollecitata» e si continua a precisare che Vivendi non ha asset in vendita. Non contano poco, in questo contesto, i rapporti tra l'Italia e Bollorè, primo azionista di Mediobanca. Intanto, sul fronte finanziario, gli analisti concordano sulla valenza strategica di un'alleanza industriale in Brasile, ma Telecom Italia (fatte salve le sinergie) dovrà comunque fare uno sforzo finanziario notevole. Su questo fronte sembra comunque escluso il ricorso a un aumento di capitale. «Contano anche i progetti strategici di Vivendi», dicono gli analisti di Icbpi. «Se la società francese è interessata a conservare una presenza importante nel mercato brasiliano - spiegano - anche per favorire la diffusione dei suoi contenuti, Canal+ e Universal Music, potrebbe preferire l'ipotesi di aggregazione con Tim Brasil rispetto all'offerta di Telefonica».

Intanto il titolo Telecom resta fermo, invariato a 0,82 euro.

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