Economia

La Borsa di Atene riapre: calo record del 23%

Dopo 5 settimane ripartono le contrattazioni, che chiude a -16%. Ma i timori sui negoziati affossano soprattutto i titoli finanziari

La Borsa di Atene riapre: calo record del 23%

Dopo cinque settimane di chiusura (l'ultima sessione si era tenuta il 26 giugno) e il ritorno della Troika in Grecia, la Borsa di Atene riapre con un calo dell'11%, per poi crollare dopo pochi minuti dall'inizio delle contrattazioni a -22,87% a 615,6 punti. Forti ribassi sui titoli bancari con Piraeus Bank e National Bank of Greece che perdono il 30% e su cui pesa l'incertezza sui negoziati per il nuovo piano d'aiuti da 86 miliardi. Alla fine l'indice principale ha ha chiuso in calo del 16%.

Abbastanza stabili invece i titoli di Stato ellenici, che anche nelle settimane delle trattative tra il governo greco e i creditori sono rimasti in contrattazione sui mercati telematici: il bond a 10 anni si muove piatto a un tasso dell’11,5%, quello a due anni è in leggera tensione con un aumento del rendimento di circa 50 punti base e un tasso del 20,5%. In Borsa la National bank of Greece e Pireus bank hanno ceduto il valore massimo del 30%, Eurobank e Alpha il 29,8%. Il titolo di Hellenic Exchange (la società di gestione della Borsa) ha perso il 23,4%, Public power corporation oltre il 22%. Tra i cali meno ingenti, spicca quello dell’Autorità portuale del Pireo (-6%) della quale una parte anche ingente delle quote potrebbe giungere presto sul mercato.

In Cina i dati economici affossano le Borse di Shanghai (-1,1%) e di Shenzhen (-1,72%), così come le altre piazze asiatiche (Hong Kong -1%, Seul -1,63%, Sydney -0,35% e Tokyo -0,18%). I timori sulla Cina hanno pesato anche sul petrolio, sceso dell’1,1% a New York, e sulle materie prime industriali con il rame ai minimi da luglio 2009. Negativi i future sui listini europei. Il Pmi cinese del mese di luglio è sceso a 47,8 punti dai 49,4 di giugno, registrando un minimo da novembre 2011 e mantenendosi sotto i 50 punti, cosa che indica una contrazione dell’attività.

Borse europee deboli, ma sostanzialmente stabili. Gli indici oscillano attorno alla parità, con ribassi frazionali: Francoforte e Madrid cedono lo 0,3%, Parigi e Londra lo 0,1%. Piazza Affari in rialzo a circa un’ora dall’inizio delle contrattazioni, con il Ftse Mib a +0,22% a quota 23.590 punti; All Share +0,26%. Sul listino principale contrastati i finanziari (Unicredit -0,41%, Intesa Sanpaolo +0,23%, Mediobanca -1,06%, Generali +0,1%) e gli energetici, con Enel +0,71%, Eni -0,25%. In evidenza Telecom Italia con un +1,41% grazie alle indiscrezioni di stampa su una possibile fusione entro agosto tra Wind e 3Italia.

Tra gli industriali, Fca +1,33%, Pirelli invariata a 15,10 euro per azione, Finmeccanica +0,91%.

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