Economia

Bulgari raddoppia sui gioielli a Valenza

Valenza (AL) Si dirada la nebbia e spunta l'ultimo gioiello di casa Bulgari. Una pietra preziosa di 14mila carati, pardon, di 14mila metri quadrati, che perpetuerà e rinnoverà la tradizione orafa per i decenni a venire, proprio qui a Valenza, epicentro del mondo più scintillante. E nel presentare la nuova Manifattura di gioielli, che sorgerà sul terreno della prima bottega orafa di Valenza, brillano di soddisfazione gli occhi di Jean Christophe Babin, presidente e ceo di Bulgari. Che definisce questa «una tappa storica che amplierà la forza produttiva del marchio, già premiata dalla crescita consistente dell'anno che sta per chiudersi, e rilancerà la creatività e l'imprenditorialità italiana, in cui il brand si riconosce pienamente». Un investimento di parecchie decine di milioni (la cifra esatta non è stata diffusa) che si tradurrà nella più grande Manifattura di gioielleria in Europa e che porterà a lavorare nella nuova italianissima azienda, altri 300 nuovi assunti oltre ai circa 400 attualmente impiegati da Bulgari in questo stesso territorio. Svelato ai giornalisti il plastico della Manifattura, organizzata una visita nel cantiere, dove i lavori procedono spediti e promettono l'apertura l'estate del prossimo anno (la Manifattura sarà a pieno regime occupazionale nel 2017) Babin ha definito le linee di lavorazione della Manifattura. Che si concentrerà nella produzione di gioielli di medio-alta gamma, quindi con una fascia di prezzo da mille a 400mila euro, destinati alle 300 boutiques Bulgari nel mondo, mentre l'alta gioielleria, quella dei pezzi unici, resterà vocazione produttiva dell'atelier di Roma. Costruita con tutti i parametri della green life e protetta da una fascia di alluminio, per tutto il perimetro, che ne garantirà, privacy e sicurezza ma, consentirà al tempo stesso, a tutti i dipendenti di godere del panorama circostante e di lavorare, distribuiti in oasi di realizzazione, in piena luce naturale, la Manifattura porterà con se anche la nascita della Bulgari Academy.Una scuola tecnica all'interno del sito che permetterà di accogliere in stage gli studenti provenienti dalle scuole orafe e i nuovi assunti che verranno indirizzati in ogni attività orafa di perfezionamento. Detto questo è il caso di inquadrare il nuovo progetto nei numeri del gruppo Lvmh che nel 2014 ha messo insieme in Italia oltre cento milioni di euro di investimenti e che nel nostro Paese dà lavoro a 7mila dipendenti distribuiti in gran parte in sette poli d'eccellenza con altrettante Manifatture d'eccellenza, già distribuite nei settori della massima creatività italian-style: pelletteria, calzature, accessori, borse. Cui si aggiungeranno dunque tra breve i più brillanti segnaliche Valenza potrà lanciare sempre più nel mondo.

Francesco Caramora e Vincenzo Melchiorre, che due secoli fa aprirono in queste terre le loro prime botteghe di artigiani dell'oro non potrebbero essere più soddisfatti.

Commenti