Economia

Cairo alza ancora l'offerta sul Corriere

Il concambio sale da 0,16 a 0,17. Dalla proposta tolte anche le clausole anti Brexit

Camilla Conti

Urbano Cairo non molla. E alza nuovamente la posta per vincere la battaglia sul Corriere. Il nuovo concambio sale da 0,16 a 0,17 per ciascuna azione Rcs apportata all'offerta. Considerando che ieri in Borsa il titolo Cairo Communication ha chiuso in parità a 4,5 euro, il rialzo equivale a 0,765 più gli 0,20 euro di dividendo distribuito a maggio 2016. Oltre a prevedere un possibile upgrade dato dalla crescita auspicata del titolo (e nove anni di distribuzione di dividendi) rispetto agli 0,80 «prendi e esci» dell'Opa Bonomi. Non solo. Nel prospetto informativo dell'offerta è stata anche tolta la cosiddetta clausola Mac, Material adverse change clause, che subordinava l'efficacia dell'offerta al mancato verificarsi di una serie di eventi negativi come la Brexit decisa lo scorso 23 giugno. Clausola prevista ancora nel prospetto dell'offerta di Imho che ora deve decidere se eliminarla. Dall'ops di Cairo sono state infine tolte le condizioni relative alla moratoria delle banche finanziatrici.

Le novità sono arrivate ieri in tarda serata con un comunicato ufficiale dopo un cda di Cairo Communication nel pomeriggio. In base alle regole sui rilanci, infatti, Cairo aveva infatti tempo fino alla mezzanotte per rispondere al rialzo dell'Opa (da 70 a 80 centesimi per azione) annunciato la settimana scorsa dai concorrenti di International Media Holding. In Piazza Affari, intanto, Rcs aveva continuato a scambiare (+1,12% a 0,81) sopra l'Opa di Bonomi e soci. Segno che per il mercato la partita è ancora aperta.

Resta da capire se la prossima settimana, al rush finale, Cairo calerà l'asso di un compagno di viaggio o giocherà un altro jolly a sorpresa. Si attende la contromossa di Bonomi. Ma entrambi hanno la possibilità di un rilancio «al buio» entro l'8 luglio mentre le adesioni alle offerte si conteranno fino al 15 luglio.

Di certo, il patron de La7 è stato il primo a muoversi su Rcs quando il gruppo editoriale sembrava per gran parte degli azionisti più una partecipazione da dismettere che un allettante investimento: ha inizialmente offerto 0,12 azioni della sua Cairo Com per ogni titolo Rcs, salvo poi il 17 giugno alzare il concambio a 0,16 proponendo anche la fusione tra il gruppo da lui guidato e quello che edita Corriere e Gazzetta dello Sport, nell'arco di 12-24 mesi dalla fine dell'Ops.

Nel frattempo, il cda di Rcs ieri ha dato la sua benedizione al nuovo prezzo (80 centesimi cash) dell'Opa concorrente lanciata appunto dalla cordata Imh di Bonomi, Della Valle, Mediobanca, UnipolSai e Pirelli. Il giudizio è stato preso all'unanimità dal consiglio che ha preso inoltre atto «positivamente» del fatto che la cordata abbia rinunciato alla condizione sul rimborso dei finanziamenti, «eliminando un profilo di incertezza in merito all'efficacia dell'opa». Nel dettaglio, l'esperto indipendente ha assegnato a Rcs un valore pari a 0,95 euro, sulla base di un intervallo di valore compreso tra 0,80 euro e 1,13 euro; gli 0,80 euro offerti nell'opa coincidono quindi con il limite inferiore dell'intervallo, rendendo il corrispettivo «congruo per tutti gli azionisti».

Anche sulla base delle fairness opinion di Citi e Unicredit il corrispettivo dell'opa «è congruo dal punto di vista finanziario per i titolari di azioni Rcs».

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