Economia

La Coop si paga gli stagisti con la spesa dei clienti

L'ultima trovata: i bollini della spesa finanziano stage ai disoccupati. Ma è etico incentivare le vendite così?

La Coop si paga gli stagisti con la spesa dei clienti

La Coop si paga gli stagisti grazie alla spesa dei clienti. Più aumentano il business gli incassi, più si impegna ad aprire collaborazioni con disoccupati. Il sistema è semplice: anziché ritirare i regali come avviene di solito, il cliente riceverà tot bollini ogni tot di spesa e aiuterà, in questo modo, a coprire i costi di uno stagista che, a sua volta, riceverà 500 euro al mese per fare uno stage in uno dei 1.394 supermercati della filiera rossa. Un'occupazione (provvisoria) che, in futuro potrebbe anche tramutarsi in un posto fisso. Intanto, però, la Coop aumenta vendite. Tanto che viene da chiedersi fino a che punto sia giusto incentivare il business in questo modo.

Il sistema è ben collaudato. Lo scorso anno, a Mantova, un esperimento pilota ha dato ottimi risultati (per la Coop). Il fatturato è stato esplosivo, perché condito con la salsa del buonismo, e ha generalo bollini per ben 45mila euro. In venti disoccupati hanno potuto, quindi, partecipare ai tirocini formativi per poi essere assunti all'interno di uno dei supermercati. Il risultato a fatto venire l'acquolina in bocca alla Coop Nordest che ha deciso di allargare l'iniziativa per far dimenticare agli italiani le intercettazioni, gli affari sporchi e il giro di soldi delle cooperative di Salvatore Buzzi. Eppure la trovata dei bollini non è piaciuta proprio a tutti. Qualcuno ha mugugnato che, forse forse, farsi pagare il lavoro degli stagisti con i bollini della sposa non è poi così etico. "Il nostro progetto 'Attiva giovani' - si difende il presidente dell'Alleanza delle cooperative di Reggio Emilia, Simona Caselli - intende realizzare tirocini formativi, della durata di quattro o sei mesi, per giovani disoccupati dai 25 ai 34 anni. Il problema dell'occupazione, nel nostro Paese, ha assunto i confini di un'emergenza. E la necessità di un intervento in questo campo è una priorità".

Viene, però, da chiedersi: è giusto che un sistema che vanta 6 milioni di soci, 1.394 punti vendita, 55mila dipendenti e, soprattutto, un giro d'affari da 12 miliardi di euro si faccia finanziare gli stagisti con i bollini della spesa? "Se vogliamo continuare a svolgere il nostro ruolo di cooperatori - spiega il direttore dei soci di Coop Consumatori, Caludio Toso - dobbiamo prestare attenzione alle esigenze del territorio e sperimentare nuove forme di intervento come questa, senz'altro innovativa nel suo genere". Gli stagisti vengono pagati 500 euro al mese.

Intanto i supermercati Coop contonuano a registrare nuovi aumenti nelle vendite.

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