Economia

Dalle cartelle ai bonus. Cosa cambia col dl Fisco

Il dl Fiscale vicino al semaforo verde. Il testo al voto a Palazzo Madama introduce parecchie novità sul rapporto Fisco-contribuenti

Dalle cartelle ai bonus. Cosa cambia col dl Fisco

Il dl Fiscale vicino al semaforo verde. Il testo al voto a Palazzo Madama introduce parecchie novità sul rapporto Fisco-contribuenti. Via libera ai maxi sconti per chiudere i contenziosi con il Fisco. Viene previsto uno sconto del 10% con l'eliminazione di sanzioni ed ninteressi per cancellare di fatto la "lite" per cui era stato presentato ricorso. In caso di vittoria in primo grado, il contribuente potrà invece pagare solo il 40 per cento di quanto dovuto. Se c'è una vittoria in secondo grado allora si pagherà soltanto il 15 per cento.

Col dl Fisco arriva l’estensione alle Banche di credito cooperativo (Bcc) non quotate il cosiddetto ’scudo anti-spread’, che è già previsto venga applicato alle assicurazioni. In pratica, con lo scudo, si consente di valutare i titoli di Stato al costo storico e non al valore di mercato. Sempre nel decreto fiscale viene indicata la strada per il futuro scorporo della rete di Tim e la sua aggregazione con Open Fiber, sottolineando che nel processo bisognerà tenere conto della forza lavoro. Come noto tra le novità del dl Fisco c'è anche la reintroduzione del bonus bebè e il taglio delle tasse sulle sigarette elettroniche. Infine nelle misure inserite nel decreto c'è anche la "lotteria filantropica".Il testo infatti prevede che per finalizzare "progetti filantropici", con donazioni di almeno 500 euro, "gli enti del terzo settore possono effettuare lotterie", e vincere la possibilità di vedere realizzato il progetto a loro nome. Le risorse andranno direttamente agli enti per la realizzazione di progetti sociali. Infine nel dl Fisco non entra la rottamazione ter per le tasse locali come Imu e Tasi.

Ad annunciarlo è stato il sottosegretario all’Economia, Massimo Bitonci, che per il governo ha seguito i lavori del Senato sul decreto fiscale, spiegando che "non c’è parere favorevole della Ragioneria".

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