Economia

Dl fiscale: l'agente sotto copertura contro il gioco d'azzardo

La bozza del decreto è formata da 51 articoli e lunedì dovrebbe arrivare sul tavolo del Consiglio dei ministri

Dl fiscale: l'agente sotto copertura contro il gioco d'azzardo

È composta da 51 articoli e lunedì dovrebbe arrivare sul tavolo del Consiglio dei ministri. La bozza del decreto fiscale, visionata dall'Ansa, su cui il governo sta lavorando, contiene ancora misure da completare e valutare. Prende dunque forma il decreto che accompagnerà la legge di bilancio. Tra i 51 articoli, iniziano a delinearsi le norme che mirano a contrastare l'evasione fiscale, regolando il gioco d'azzardo e il fondo di garanzia per le piccole e medie imprese.

Tra le misure anche quella che riguarda il gioco d'azzardo. Nella bozza è previsto l'uso di un agente sotto copertura che, secondo quanto riporta Repubblica, sarebbe autorizzato a giocare fino a 100mila euro l'anno per potersi infiltrare nelle bische. Uno degli obiettivi principali è quello di "prevenire il gioco minorile". L'attività di controllo spetterà all'Agenzia delle dogane e dei monopoli, che autorizzerà il proprio personale ad agire sotto copertura. Ma, nella lotta al gioco d'azzardo, potranno intervenire, per le stesse operazioni, anche agenti della polizia, militari dei carabinieri e gli uomini della guardia di finanza.

Nel testo, inoltre, sono presenti misure riguardanti i carburanti, per i quali è prevista una stretta sulla distribuzione, che potrebbe far recuperare tra i 500 milioni e 1,1 miliardo di euro di imposte evase. L'idea è quella di introdurre dei meccanismi informatici a controllo dei depositi di carburanti, che dovrebbero fruttare tra i 100 e i 200 milioni. Altri soldi (tra i 400 e i 900 milioni) dovrebbero derivare dalla stretta sulla filiera di distribuzione.

Un articolo del decreto sarebbe dedicato anche alla lotteria. I premi derivati dalla lotteria degli scontrini non sarabbo tassati, per non "disincentivare i contribuenti".

Infine, il testo sposta la data dell'ultima rottamazione ter, che era precedentemente fissata al 31 luglio.

Per consentire ai ritardatari che non hanno saldato entro luglio di rientrare, l'ultima scadenza potrebbe essere fissata al 30 novembre.

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