Economia

Draghi benedice il Qe: ​"Segnali d'inversione nella frenata del pil"

Il governatore della Bce: "Il Qe come scudo per le rinnovate tensioni che si sonio create sulla Grecia"

Draghi benedice il Qe: ​"Segnali d'inversione nella frenata del pil"

Gli acquisti di titoli di Stato della Bce "non disincentiveranno" le riforme: semmai "ne aumenteranno i benefici" incoraggiando le imprese a investire. A sostenerlo è il presidente della Bce Mario Draghi, nel corso di un convegno che si sta tenendo a Francoforte.

Le varie "misure recenti decise dalla Bce possono aiutare una ripresa economica più sostenuta", ha proseguito, richiamando gli Stati alle loro responsabilità, "possono e devono creare un ambiente più favorevole agli investimenti attuando rapidamente le riforme strutturali. (...) La politica monetaria orientata alla stabilità e le riforme lavoreranno mano nella mano".

Tra i vari effetti del quantitative easing della Bce potrebbe esserci anche quello di "aver fatto da scudo" a vari Paesi di Eurolandia delle rinnovate tensioni che si sonio create sulla Grecia.

Esistono "buoni motivi per ritenere che il consistente aumento" del bilancio Bce dovuto al lancio del quantitative easing sui titoli di Stato "supporterà un rimbalzo dell'inflazione" verso i valori obiettivo dell'istituzione. "Possiamo e stimano attuando una politica monetaria" che favorisce la stabilizzazione, ha spiegato ancora Draghi, "e la reazione riscontrata sui mercati all'avvio del piano di allentamento quantitativo varato lunedì dimostra che il piano di acquisti funziona: gli acquisti di titoli da parte della Bce non sono niente di nuovo e gli ultimi indicatori, 'positivi', mostrano che la frenata della crescita dell'Eurozona ha iniziato a invertire la rotta".

Il presidente della Bce ha anche risposto alle critiche e alle perplessità tedesche in merito al programma di quantitative easing ricordando che "gli acquisti di titoli di Stato da parte di una Banca centrale non sono qualcosa di nuovo, se non sbaglio lo fece anche la Bundesbank negli anni 70".

La politica monetaria condotta dalla Bce "sta sostenendo la ripresa dell'area dell'euro- ha concluso Dragh- la politica monetaria è stata uno dei tre fattori che hanno portato alla recente revisione al rialzo delle stime di crescita per l'Eurozona".

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