Economia

«E ora un Qe di 1.000 miliardi»

«E ora un Qe di 1.000 miliardi»

Non eravamo più abituati: una Banca centrale che non preavvisa i mercati su ciò che intende fare. Davvero un fulmine a ciel sereno la mossa di Zurigo?

«In parte - risponde Vincenzo Longo, market strategist di Ig -: la tempistica ha sorpreso, è vero che si tratta di un'azione senza precedenti, ma qualche sentore dell'intervento c'era».

Quale sentore?

«Già la scorsa settimana, dalla notizia che le riserve in valuta estera avevano toccato il massimo di 500 miliardi di dollari, si era intuito che la Svizzera non sarebbe stata più in grado di reggere il floor di 1,20 con l'euro».

L'imminente riunione della Bce ha pesato sulla decisione?

«Senza dubbio. La Banca centrale svizzera ha voluto anticipare il prevedibile ulteriore ribasso dell'euro che scaturirà dal lancio del piano di quantitative easing e che non sarebbe riuscita a contrastare».

Ciò significa che l'entità del Qe di Draghi sarà superiore ai 500 miliardi di euro?

«Un simile ammontare non provocherebbe alcun deprezzamento dell'euro. Se Zurigo si è mossa è perché è convinta che l'Eurotower alzerà la posta in gioco».

Il motivo?

«La Bce si sta muovendo con troppo ritardo, mentre i prezzi al consumo scendono e l'economia langue. Serve un'azione forte: un bazooka inferiore ai 1.000 miliardi non servirebbe a niente e risulterebbe indigesto ai mercati».

Quindi Draghi, alla fine, riuscirà a convincere i tedeschi?

«Forse, magari lasciando fuori dal Qe Grecia e Cipro, e con la ripartizione dei rischi tra i singoli Paesi».

Molte imprese elvetiche hanno definito devastante aver sganciato il franco...

«Reazione sacrosanta, dal loro punto di vista: basti pensare che l'export incide per circa il 30% sul Pil svizzero. Le conseguenze su chi produce farmaci, orologi o cioccolato non sono trascurabili».

Anche la Borsa di Zurigo non l'ha presa bene...

«Certo: le aziende rischiano una compressione degli utili che potrebbe significare meno dividendi per gli azionisti».

A breve cosa succederà?

«La speculazione è già rientrata: difficilmente rivedremo i livelli minimi di oggi (ieri, ndr )».

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