Politica economica

Ecco come verrà finanziato il Ponte

Stanziati 11,6 miliardi dal 2024 al 2032. Si cercheranno anche capitali privati

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Le risorse per il Ponte sullo Stretto sono ufficialmente nella legge di Bilancio, come dichiarato più volte dal ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini. Nell'ultima bozza circolante sono previsti 11,6 miliardi fino al 2032 «al fine di consentire l'approvazione da parte del Cipess entro il 2024 del progetto definitivo» e «nelle more dell'individuazione di ulteriori fonti di finanziamento». In particolare per l'anno prossimo sono stanziati 780 milioni che salgono a poco più di un miliardo nel successivo e a 1,3 miliardi nel 2026 per un totale di circa 3,1 miliardi nel triennio. Poi, per ogni anno successivo è stanziata una cifra che tocca il massimo di 1.885 milioni nel 2028 e che scende al minimo di 260 milioni nel 2032. La norma prevede inoltre che entro il 30 giugno di ogni anno sino all'entrata in esercizio dell'opera, il Mit dovrà presentare «un informativa al Cipess sulle iniziative intraprese ai fini del reperimento di ulteriori risorse a copertura dei costi», di modo da provvedere a una contestuale riduzione delle autorizzazioni di spesa concesse.

Come anticipato dal Giornale il 18 ottobre scorso, sarebbero già state avviate interlocuzioni con la Bei per reperire finanziamenti, visto che l'infrastruttura è classificata come opera d'interesse europeo. Allo stesso modo, non si esclude che con il procedere dei lavori il pool dei finanziatori si possa arricchire di investitori istituzionali di livello internazionale. Eurolink, il consorzio selezionato per la realizzazione dei lavori, è composto da imprese di costruzioni con esperienza a livello globale come la capofila Webuild (45% del consorzio) o la spagnola Sacyr (18,7%), Condotte (15%) e la giapponese Ihi (6,3%). Occorre inoltre ricordare che il governo regionale siciliano si è impegnato a investire oltre un miliardo per cofinanziare la costruzione del Ponte con una quota del 10%, riprogrammando i fondi di coesione 2021-27. L'adeguamento della rete ferroviaria e stradale in ottica intermodale sarà competenza della Stretto di Messina spa (Anas all'81,8% e Fs al 13%).

L'infrastruttura sarà il ponte sospeso più lungo al mondo, con una campata totale di 3.666 metri e una luce centrale sospesa di 3.300. Il Ponte accoglierà 2 carreggiate stradali con 3 corsie per direzione (2 di marcia, una di emergenza) e una linea ferroviaria a doppio binario, consentendo un flusso di 6.

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