Economia

Edison-F2i al 40% di Alerion Ma ora Consob chiede l'Opa

La cordata italofrancese rafforza la presa sul gruppo eolico conteso anche dall'altoatesina Fri-El. La partita in assemblea

Sofia Fraschini

Edison, in coppia con F2i nella joint venture Eolo, è il nuovo primo azionista di Alerion Clean Power con una quota vicina al 40 per cento. Ma senza maggioranza. E si prepara a lanciare come da richiesta Consob una nuova Opa totalitaria sulla società. L'offerta pubblica d'acquisto, che si è chiusa ieri, è quindi solo il primo step per la conquista, da parte degli italo francesi, del gruppo eolico conteso anche dall'altoatesina Fri-El che, a sua volta, aveva lanciato un'offerta parziale sul 29,9 per cento.

Secondo i dati diffusi, Eolo si è fermata al 38,9% avendo raccolto in Opa, a un prezzo di 2,46 euro, il 7,545% del capitale (la società era al 31,2%). Proprio ieri, nell'ultimo giorno di offerte, il titolo Alerion è stato scambiato sopra il prezzo d'Opa, raggiungendo un massimo di 2,55 euro, per chiudere a 2,46. Un rialzo del titolo che non ha certo spronato gli investitori a cedere le azioni nell'ultimo giorno quando tradizionalmente arriva la gran parte delle richieste di adesione. A questo punto però, lo stallo che si sarebbe creato in assemblea tra i due primi azionisti (FriEl col 29,9% ed Eolo con il 38,9%) dovrebbe essere bypassato da questa nuova Opa che Eolo dovrà lanciare obbligatoriamente su indicazioni Consob dopo aver rilevato un'azione di concerto tra Edison e F2i (soci Eolo) sopra il 30%. Un diktat che è, in realtà, un punto a favore degli italo francesi che, a questo punto, possono sperare di raccogliere quel 12% che manca per avere la maggioranza di Alerion.

Se così fosse, Edison aggiungerebbe alla propria una nuova fetta di mercato eolico salendo nella classifica di settore al secondo posto dietro Erg. Grazie ai dieci campi eolici che Alerion ha in Italia, per una capacità installata di 259 Mw, Edison arriverebbe a quota 850 Mw, alle spalle di Erg (con 1,13 Gw di capacità) e prima di Enel Green Power (con 0,72 Gw). La società genovese che detiene il primato però non resterà certo a guardare.

In difesa della propria leadership la storica società della famiglia Garrone avrà infatti presto dalla sua una notevole liquidità che potrà reinvestire in tutto o in parte per crescere nel business del vento. A breve Total Erg metterà, infatti, in vendita la propria rete di 2600 distributori che vale circa 600 milioni di euro. La prossima settimana dovrebbe partire la gara e ai nastri di partenza sono già schierati diversi player: secondo le ultime indiscrezioni sarebbero interessati all'operazione i fondi Carlyle, Kkr, Advent, Tdr Capital e il gruppo Api della famiglia Brachetti Peretti.

Il completamento dell'operazione segnerebbe un'uscita definitiva di Erg dal settore oil, con uno spostamento di risorse alle attività core (rinnovabili ed eolico in testa) e, potenzialmente, ai soci tramite un dividendo extra.

Per questo, «la guerra del vento» tra Erg ed Edison non finisce qui e sono da attendersi, nei prossimi mesi, nuove acquisizioni da entrambe le parti.

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