Economia

Elliott cala un poker di offerte sui fondi immobiliari italiani

Il colosso brittanico, guidato dal miliardario Singer, lancia quattro Opa da 562 milioni per il mattone quotato in Borsa

Camilla Conti

Il fondo Atlante ha tarpato le ali ai fondi stranieri che stavano sorvolando da tempo i cieli della finanza tricolore a caccia di sofferenze bancarie da depredare a prezzi scontati. Gli investitori hanno dunque cambiato preda puntando sul business immobiliare. L'assalto è partito da Paul Singer, il finanziere americano che gestisce 27 miliardi di dollari sui mercati mondiali attraverso il suo fondo Elliott e che è diventato famoso per aver portato il governo argentino davanti alla Corte d'appello di New York per i Tango Bond.

Nella notte di mercoledì Singer ha lanciato un'Opa totalitaria mettendo sul piatto complessivamente 562 milioni di euro per comprarsi quattro fondi immobiliari chiusi quotati sul Miv, il listino dei fondi chiusi gestito da Borsa Italiana. L'operazione è condotta attraverso il veicolo lussemburghese Blado Investment e ha messo nel mirino le quote di Polis, gestito da Polis Fondi Immobiliari delle banche popolari (tra cui quella di Sondrio, di Vicenza, Bper e Ubi), l'Immobiliare Dinamico gestito da Bnp Paribas Real Estate Investment Management, Mediolanum Re gestito da Mediolanum Sgr e Alpha Immobiliare, gestito da Idea Fimit per 120 milioni.

L'offerta lanciata da Singer, che in Italia è impegnato con Elliott anche nella battaglia contro i giapponesi di Hitachi sulla gestione di Ansaldo Sts, rappresenta un'opportunità a premio rispetto ai valori di Borsa per quei sottoscrittori che volessero uscire da questa tipologia di investimento prima della scadenza. Le offerte sono infatti a sconto fino al 65,3% sul valore dei fondi lo scorso dicembre.

Si va da un minimo del 32% per Polis ad un massimo del 65,3% di Alpha Immobiliare. Ma a premio sui prezzi di Borsa calcolati il 18 maggio. Ovvero: a Polis vengono offerti 1.094,54 euro per azione, il 19,6% in più sulla chiusura di mercoledì, ma il 32% in meno rispetto al valore del fondo al 31 dicembre 2015.

Intanto, altre notizie dal mercato del mattone sono arrivate ieri per la sede di Brembo, il famoso Kilometro Rosso che si vede dall'autostrada Milano-Venezia, che è stato ceduto dal fondo immobiliare Unicredito Immobiliare Uno, gestito da Torre sgr, ai francesi di Corum Asset Management per conto della società transalpina Scpi Corum Convinctions. Questi ultimi hanno acquistato l'edificio a sconto, ovvero 52,8 milioni di euro contro i 57,680 valutati lo scorso 31 dicembre nella relazione annuale di gestione del fondo, quindi quasi il 10% in meno.

L'esperto indipendente del fondo, chiamato a valutare l'offerta, ha comunque dato il via libera all'operazione il primo maggio scorso perché «le superfici di dimensioni molto rilevanti e le peculiarità architettoniche, tipologiche e rappresentative, se per un verso costituiscono il valore aggiunto dell'immobile, per altro verso possono risolversi in un limite alla dismissione, in quanto rendono l'asset attraente per una ristretta cerchia di investitori».

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