Economia

Enel: "Basta extra costi in bolletta"

Starace: "Eliminare gli oneri di sistema". In otto anni il conto supera i 100 miliardi

Enel: "Basta extra costi in bolletta"

Alleggerire le bollette elettriche? Si può. A lanciare la sfida è l'amministratore delegato di Enel Francesco Starace parlando a margine del Power Summit 2019. Nel corso dell'annuale appuntamento dell'associazione degli operatori del settore elettrico d'Europa, Starace - che ne è tra l'altro il presidente uscente ha spiegato come ci sia «da fare una grande opera di pulizia nelle bollette europee, non solo quella italiana, che tra l'altro non è neanche la più complicata». Questo perché tra gli oneri che pesano sul conto finale delle nostre bollette ci sono alcune voci che poco o nulla centrano con il consumo di energia elettrica. Si va da dallo smantellamento dei siti nucleari, agli incentivi alle rinnovabili (di gran lunga la fetta più grossa, con 12,4 miliardi totali), dalle agevolazioni alle ferrovie, all'efficienza energetica, fino al finanziamento della ricerca e al bonus famiglie.

I cosiddetti «oneri di sistema» che tra il 2010 e il 2017 hanno generato una spesa per gli italiani, famiglie e imprese, di oltre 100 miliardi. A fare il calcolo complessivo è la Fondazione Univerde, che ha presentato ieri lo studio nel corso di un convegno a Palazzo Madama.

A questi costi, ricorda lo studio, si sommano le tasse vere e proprie (Iva eaccise), che sempre in quegli otto anni hanno raggiunto quota 77 miliardi, per un totale monstre di 178 miliardi. Considerando che la somma delle bollette generali tra 2010 e 2017 è stata pari a 440 miliardi, il carico fiscale e parafiscale complessivo è di circa il 40,5 per cento. È quindi «evidente», secondo i promotori dello studio, che «occorre ripensare tutta la tematica tariffaria». Un monito lanciato anche da Starace, che ieri si è focalizzato in particolare sul peso che ha ancora il fossile sul conto finale della bolletta di famiglie e imprese.

«Molti Paesi - ha proseguito l'ad di Enel - hanno ancora incentivi all'utilizzo di combustibili fossili, so che sembra strano ma è così, e quindi l'eliminazione di queste forme di incentivazione aiuterebbe tutti ad arrivare prima alla conclusione ovvia e vera che la sostituzione è una cosa utile, necessaria e conveniente». Starace si è anche soffermato sulla necessità di puntare su nuove fonti pulite: «Decarbonizzare, entro il 2050, digitalizzare le reti, fare presto e farlo coinvolgendo la società tutta. È giusto che tutti capiscano e abbiano una chiarezza - ha aggiunto - su quale sia l'orizzonte di questo cambiamento: è un orizzonte molto bello, molto ampio, che ci fa vedere un'Europa non solo più pulita ma molto più competitiva e molto più padrona del suo destino economico, quindi tutti devono esserne parte».

A livello societario, infine, l'ad ha confermato l'importanza strategica del mercato sudamericano per Enel (+1,08% in Borsa) dichiarando che la società è interessata a fare un'offerta per i due asset che Sempra Energy ha messo in vendita in Cile e Perù. Il processo di offerte potrebbe iniziare questo mese: l'acquisizione permetterebbe al gruppo italiano di accrescere il business della rete di distribuzione in America Latina.

Secondo indiscrezioni gli asset potrebbero valere oltre 2,5 miliardi di dollari.

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