Economia

Enel mette 806 milioni sul piatto di Metroweb

Ora la palla passa all'azionista Cdp ma la decisione sarà politica. L'incognita Fastweb

Maddalena Camera

Dopo Telecom anche Enel ha fatto la sua offerta per Metroweb che valorizza la società della fibra ottica per 806 milioni, poco meno dell'offerta di Telecom già formalizzata a 820 milioni, essendo tramontata l'opzione del conferimento a Cdp (socia di Metroweb al 46,2%) di una quota della controllata per i cavi sottomarini di Sparkle.

Ora la parola spetta agli azionisti, Cdp ha il cda il 25 maggio stesso giorno dell'assemblra Telecom, a cui secondo indiscrezioni, Enel offrirebbe anche una partecipazione nella società costituita ad hoc per la fibra, cioè Enel Open Fiber. Operazione che presenta un problema: la valutazione. La nuova società varata da Enel, che ha come ad Tommaso Pompei, ex di Wind, non possiede nessun asset. Ergo, non vale nulla fino a quando non comincerà a realizzare rete in fibra o avrà in pancia un asset come Metroweb. Inoltre, non è chiaro quale sarà la fine di Metroweb Milano, ossia la società che detiene la rete in fibra ottica del capoluogo lombardo, il vero tesoro di Metroweb. In questa società infatti è azionista, con l'11% anche Fastweb, controllata dagli svizzeri di Swisscom, che ha potere di veto fino a marzo dell'anno prossimo. Di certo, però, le due offerte che superano gli 800 milioni comprendono anche Milano che l'unica rete in fibra realizzata da Metroweb, presente, ma con brevi tratti di infrastruttura, anche a Torino, Bologna e Genova. Tutte città, Milano compresa, dove non ci saranno sinergie per il cambio dei contatori Enel e neppure per l'utilizzo della rete elettrica, che fa capo a Enel Distribuzione. In queste città, infatti, Enel non è presente con il suo servizio elettrico che è stato ceduto alle municipalizzate locali. Insomma, la situazione è intricata e appare chiaro da più parti, come ha scritto il Wall Street Journal, che la decisione di Cdp sulla cessione della rete Metroweb sarà soprattutto politica.

Il governo accarezza l'idea di costruire una rete a banda ultralarga a controllo pubblico e non privato e questa potrebbe essere un'ottima occasione. Ma realizzare una rete in fibra è molto costoso. Telecom con la sua è già avanti: copre il 47% del territorio e il target per il 2018 è l'84%. Fare due reti in fibra sarebbe, ovviamente, insensato. E dunque prendere una decisione tra Telecom e Enel non sarà facile: da un lato si scontenta il governo dall'altra si rischiano investimenti inutili. Tra l'altro Telecom aveva fissato a oggi il tempo limite dato agli azionisti di Metroweb per decidere anche se, con le dovute garanzie, l'offerta potrà essere allungata.

Enel e Telecom si siederanno intorno a un tavolo, quello tecnico con Enel Distribuzione che dovrà comunicare alle due le società come e dove utilizzare i suoi cavidotti.

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