Economia

Fca supera Psa, ma è l'effetto nozze

La Borsa vede la cedola e spinge la capitalizzazione. Gualtieri: «Vigili sul lavoro»

Fca supera Psa, ma è l'effetto nozze

Da Roma arrivano le prime prese di posizione sulle nozze Fca-Psa, all'indomani dell'annuncio dell'accordo prematrimoniale tra i due colossi dell'auto. Nel corso di una telefonata, avvenuta ieri, il ministro dell'Economia, Roberto Gualtieri, avrebbe espresso a John Elkann, presidente di Fca, apprezzamento per la creazione del nuovo gruppo industriale, pur ribadendo che gli sviluppi dell'operazione saranno seguiti con attenzione dal governo. La filiera italiana dell'auto è infatti una leva fondamentale dell'occupazione, degli investimenti e dell'innovazione per il Paese. Dall'integrazione dei due gruppi dovrebbe prender evita il quarto produttore di auto al mondo partecipato da Exor, la finanziaria della famiglia Agnelli, al 14,2% e dai tre azionisti di riferimento di Peugeot: la famiglia omonima, lo Stato francese (tramite Bpifrance) e i cinesi di DongFeng con il 6% del capitale ciascuno.

In Piazza Affari, intanto, Fca ha sorpassato, per capitalizzazione, la promessa sposa. Il che è quanto meno curioso, posto che il matrimonio avverrà su base paritaria il punto di partenza vedeva la francese Psa avanti di qualche postazione.

Martedì 29 ottobre, quando si sono diffuse le prime indiscrezioni sull'imminente integrazione, Fca capitalizzava 18,5 miliardi, mentre Psa 22,6 miliardi circa. Ieri il Lingotto ha terminato la seduta a 14,01 euro (in rialzo dello 0,5%) pari a un valore di Borsa di 21,69 miliardi, mentre i francesi hanno guadagnato li 2,9% a 23,19 euro per azione, corrispondenti a una capitalizzazione di 21 miliardi.

A spingere in alto i titoli del Lingotto è la promessa di un super dividendo (si parla di 5,5 miliardi) da distribuirsi prima della fusione e di una valutazione, di fatto, a premio del gruppo. In cambio, a Torino è stato chiesto un passo indietro nella governance di quello che sarà il quarto produttore di auto al mondo. Il cda sarà infatti composto da 11 membri, di cui cinque nominati da Fca (compreso John Elkann che manterrà, anche nel nuovo gruppo, la presidenza) e cinque dai francesi, con in più il futuro ad Carlos Tavares, oggi alla guida di Psa.

«Psa sta sostanzialmente comprando Fca», commenta Equita, che stima al 30% il premio riconosciuto al Lingotto dai francesi. Più in dettaglio, Kepler Cheuvreux ha calcolato in 6,7 miliardi il premio: il broker ha preso in considerazione il dividendo straordinario previsto per Fca e le quote di Faurecia (valutata 2,7 miliardi) e Comau (valutata 250 milioni), controllate rispettivamente da Psa e dal Lingotto, che saranno distribuite ai soci prima delle nozze. Su questa ipotesi, Kepler ha quindi stimato per Peugeot una capitalizzazione teorica di 20 miliardi e per Fca di 13,25 miliardi, valori a cui sarebbe corrisposto un peso nel nuovo polo rispettivamente del 60,1% e del 39,9%, non certo la parità.

È stato quindi il riconoscimento della valutazione alla pari a far recuperare a Fca, in tre sedute, 3,2 miliardi di capitalizzazione, mentre l'acquirente, Psa, ha lasciato sul campo 1,6 miliardi.

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