Federlegno, "impronte sostenibili" per rigenerare il futuro delle imprese

Presentato il piano strategico per accompagnare le aziende nella transizione ecologica. Progetti concreti e partnership. Prima filiera al mondo del settore ammessa al Global Compact delle Nazioni Unite. Claudio Feltrin: "Anticipiamo i tempi con un percorso condiviso che ci porterà ad essere leader”

Federlegno, "impronte sostenibili" per rigenerare il futuro delle imprese

È un passaggio decisivo nel futuro prossimo venturo della transizione ecologica per il progetto e il prodotto di design green come valore della crescita delle imprese del legno-arredo italiane. Un innovativo piano strategico presentato da FederlegnoArredo durante l’evento “Impronte sostenibili, rigeneriamo il futuro” in occasione dell’assemblea annuale di Fla a Milano. Un modello virtuoso - va sottolineato - per tutte le filiere produttive, che è nato dopo sette mesi di confronto e ascolto degli associati - gruppi di lavoro e focus group coordinati dai delegati alla sostenibilità Maria Porro, presidente di Assarredo e Paolo Fantoni, presidente di Assopannelli, che hanno portato a redarre sette linee di azione che diventeranno progetti definitivi e misurabili - consultabili sul sito FLA Plus - e riposizioneranno tutto il settore sulla sostenibilità in un grande gioco di squadra in cui sono presenti partner chiave come ad esempio il Politecnico di Milano per i progetti di formazione e Banca Intesa San Paolo per una valutazione delle performance Esg (Environmental, social, and governance) per individuare aree di miglioramento che porteranno alla stesura dei bilanci sostenibili. Azioni concrete, dunque, che partono dopo la presentazione del Decalogo sulla sostenibilità realizzato da FederlegnoArredo in collaborazione con Fondazione Symbola.

“Il nostro obiettivo fin dall’inizio è stato quello di sollecitare le aziende della nostra filiera nel cammino verso la sostenibilità, per diventarne leader. Non posso ancora dire se centreremo l’obiettivo, ma posso rivendicare il lavoro svolto in poco tempo - spiega Claudio Feltrin, presidente di FederlegnoArredo -. Ci siamo chiesti con una survey realizzata su un campione rappresentativo di tutte le componenti della filiera, dalla materia prima al prodotto finito, quali fossero i punti di forza e di debolezza delle nostre imprese e abbiamo elaborato un Decalogo con 10 linee guida da seguire per i prossimi anni. Ora presentiamo alcuni progetti, obiettivi e target perché le linee guida diventino passi concreti. Dobbiamo essere più sostenibili per essere più competitivi, ma nessuno può essere lasciato solo. Il nostro settore è già virtuoso, in molti casi ha fatto addirittura da apripista, e ora è giunto il momento di attivare uno schema di filiera che miri a un orizzonte a zero scarti in cui la qualità intesa come durabilità dei prodotti sia la nostra cartina tornasole”.

Passaggio al coinvolgimento diretto delle aziende preceduto dall’ammissione al Global Compact delle Nazioni Unite come prima filiera del legno-arredo al mondo che è stato annunciato durante il Salone del Mobile.Milano 2022 organizzato proprio all'insegna della sostenibilità, che “testimonia la forte coerenza tra il nostro Decalogo e i dieci principi del Global Compact in materia di diritti umani, lavoro, ambiente e lotta alla corruzione e alle differenze di genere”, sottolinea Feltrin annunciando un altro passaggio importante, “la redazione del nostro bilancio di sostenibilità 2023 in un’ottica di trasparenza verso gli associati, gli stakeholder e la collettività. Imprese e istituzioni non sono più valutate su meri parametri di bilancio e non può esserlo neanche la Federazione, che ha il dovere di comunicare i risultati ottenuti in termini di sostenibilità ambientale, sociale ed economica, contribuendo a obiettivi grandi e comuni che riguardano il pianeta e le persone che lo abitano”.
“Credo nella necessità di un percorso in cui ogni anello della filiera si senta debitamente rappresentato e protagonista - conclude il il presidente di FederlegnoArredo - ma sta a noi Federazione essere facilitatori di innovazione e, allo stesso tempo, misurare e dimostrare la nostra inclinazione al cambiamento. Per il mercato i tempi sono maturi, devono esserlo anche per FederlegnoArredo che ha l’ambizione di rappresentare l’eccellenza delle aziende del legno e dell’arredo che a quel mercato si rivolgono”.

FederlegnoArredo-Sostenibilità Plus

“Un’Italia che fa l’Italia può dare un contributo importante ad affrontare le crisi legate al clima, alla pandemia, all’invasione russa dell’Ucraina, in tanti settori in cui è già protagonista - aggiunge Ermete Realacci, presidente di Fondazione Symbola -, FederlegnoArredo, con cui collaboriama da tempo sui temi della qualità, del design e dell’economia circolare, è un esempio del mix vincente di tradizione e ricerca, innovazione e bellezza che rendono unici i nostri prodotti. Come si legge nei “10 Selfie” della Fondazione, l’Italia è tra i leader mondiale nel legno-arredo anche grazie alla sostenibilità”.
“La quasi totalità (93%) della produzione italiana di pannelli truciolari è fatta interamente con legno riciclato. E siamo i primi in Europa nell’economia circolare con il più alto tasso di riciclo sul totale dei rifiuti speciali e urbani (79,4%), un valore molto superiore alla media europea (48,6%). Risultato che determina un risparmio annuale di emissioni pari a 23 milioni di tonnellate equivalenti di petrolio e a 63 milioni di tonnellate equivalenti di CO2”, spiega ancora Realacci, che aggiunge: “Ci sono tutte le condizioni per essere protagonisti, insieme all’Europa, nel percorso per azzerare le emissioni di CO2 entro il 2050. Per costruire, come afferma il Manifesto di Assisi, un’economia e una società più a misura d’uomo e per questo più capaci di futuro”.

“Questo di FederlegnoArredo à un percorso strategico sulla sostenibilità intrapreso da oltre due anni, in cui grazie ad un forte committment del proprio vertice, è giunta ad articolare un’azione collettiva rilevante in cui si inserisce l’adesione al Global Compact delle Nazioni Unite, il più importante programma globale di corporate sustainability commenta Marco Frey, presidente della Fondazione Global Compact Italia -. Non sono molte le associazioni industriali che sottoscrivono il Patto Globale, impegnandosi nel perseguimento dei dieci principi e del 17 obiettivi di sviluppo sostenibile dell’Agenda 2030 e nel documentare i risultati di questo impegno. E nel settore del legno-arredo è in assoluto la prima Federazione a essere ammessa al Global Compact, a dimostrazione della originalità del percorso intrapreso”.

“Il sistema del legno-arredo è già ampiamente indirizzato verso questi obiettivi, ma va accompagnato nel percorso con misure concrete ed efficaci anche da parte delle istituzioni e della politica. Leggendo il Decalogo di FederlegnoArredo sono molte le convergenze con quanto previsto dalla Strategia per l’Economia circolare, riforma abilitante del Pnrr pubblicata dal Mite, a partire dal ruolo della digitalizzazione, di cui la Borsa del Legno attivata dalla federazione è espressione - commenta Laura D’Aprile, capo dipartimento Sviluppo Sostenibile del ministero della Transizione Ecologica -. Mi riferisco anche ai Cam, i criteri ambientali minimi per gli appalti pubblici che comprendono la sostenibilità dei materiali anche negli arredi. Particolarmente interessante anche il Tool di circolarità che permetterà di misurare le aziende su questo tema. Altro pilastro è la responsabilità estesa del produttore, uno dei punti che la Commissione ci ha chiesto di sviluppare e su questo, come ministero, intendiamo potenziare il comparto nazionale, rafforzando il ruolo di vigilanza del Mite sui consorzi e sui sistemi autonomi. Da parte nostra, dobbiamo integrare e coordinare le politiche di incentivo e creare governance condivise fra dicasteri per mettere a sistema le risorse”.

Progetto Plus-sostenibilità-Federlegno

È una sfida epocale nel ripensamento dei modelli produttivi, nel limitare il cambiamento climatico e creare le condizioni affinché le aziende associate rimangano competitive sui mercati. Più sostenibili per essere più competitivi, e viceversa. insomma, con "FLA Plus” a supporto a tutte quelle imprese della filiera che vorranno affrontare la sfida del futuro. un grande insieme di progetti che rispondono pragmaticamente a tutte le esigenze di affiancamento, nell'ambito della transizione ecologica, che le aziende associate (11 associazioni e 230 imprese) hanno evidenziato nel corso dell’ indagine coordinata dalla Fondazione Symbola. Progetti di riforestazione, data-base dei materiali sostenibili, kit di formazione green, supporto nella gestione delle certificazioni, sono solo alcuni esempi delle tante proposte concrete lanciate.

Attenzione al ciclo di vita dei prodotti con l’obiettivo di allungarne la durabilità; rigenerazione, riparabilità-disassemblamento, riuso ed estensione della garanzia; valorizzazione delle materie prime sostenibili; approccio progettuale esteso al sistema produttivo e all’ecodesign; recupero di materia ed energia anche attraverso la valorizzazione del patrimonio boschivo nazionale; estensione delle certificazioni intese come spinta verso sostenibilità e legalità; formazione

di figure professionali. Con la consapevolezza che la leadership internazionale non si gioca più soltanto sulla qualità e la bellezza dei prodotti, ma anche e soprattutto sul terreno della sostenibilità.

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