Economia

Fiat, scontro Marchionne-Passera. Domani il vertice con Monti

Tensione tra i vertici del Lingotto e il governo. Passera: "Perché Fiat non guadagna come in Brasile?". E l'ad: "In Italia condizioni diverse"

"La Fiat dovrà spiegarci perché non riesce a guadagnare in Europa e in Italia, a differenza dei suoi concorrenti. I suoi innegabili successi in Brasile dimostrano che quando si è in sintonia con un Paese i risultati arrivano". Non anticipa cosa dirà all'amministratore delegato del Lingotto Sergio Marchionne nell’incontro di domani sul caso Fiat, ma le parole del ministro dello Sviluppo economico Corrado Passera da San Paolo sono abbastanza esplicite: "Al governo il Lingotto deve spiegazioni, i numeri sul tracollo del mercato non bastano". Le parole del ministro non sono affatto piaciute ai vertici del colosso torinese. "A Passera non sarà sfuggito che il governo brasiliano è particolarmente attento alle problematiche dell’industria auto - ha commentato Marchionne - sono sicuro che il ministro sappia che le case automobilistiche che vanno a produrre in Brasile possono accedere a finanziamenti e agevolazioni fiscali".

Nella chiacchierata col Corriere della Sera (leggi l'intervista), Passera ci ha tenuto a far presente che nell'Eurozona ci sono "esempi chiari di successi, marchi importanti che stanno aumentando la loro quota di mercato". Una sfida o la volontà di rilanciare il settore anche nel Belpaese? Non si sa. "Dobbiamo capire qual è lo specifico, perchè la Fiat non mostra risultati altrettanto interessanti", ha commentato Passera augurandosi che "i vertici dell’azienda ci dicano come intendono competere alla pari con i concorrenti che stanno ottenendo margini". Di tutto questo il governo chiederà conto all'ad del Lingotto in un vertice che si terrà proprio domani. Per il presidente del Consiglio Mario Monti l’incontro sarà un "significativo momento di dialogo" dal momento che l'esecutivo ha sollecitato le parti sociali a impegnarsi insieme per migliorare la produttività.

Nel pomeriggio, Marchionne ha risposto con un comunicato alle dichiarazioni rilasciate dal ministro in Brasile dove ha incontrato i vertici locali del Lingotto. "Sono felice - ha affermato l’amministratore delegato della casa torinese - che il ministro Passera, andando in Brasile, si sia reso conto dei grandi risultati della Fiat in quel Paese". Marchionne ha fatto notare a Passera che il governo brasiliano è "particolarmente attento alle problematiche dell’industria automobilistica". Le case automobilistiche che vanno a produrre in Brasile possono, infatti, accedere a finanziamenti e agevolazioni fiscali. In particolare per lo stabilimento nello stato di Pernambuco, in corso di costruzione, la Fiat riceverà finanziamenti sino all’85% su un investimento complessivo di 2,3 miliardi di euro. A questi si aggiungeranno benefici di natura fiscale, quando sarà avviata la produzione di automobili, per un periodo minimo di cinque anni. Per quanto riguarda la Fiat l’ultima operazione del genere in Italia si è verificata all’inizio degli anni novanta per lo stabilimento di Melfi.

"Sappiamo bene - ha concluso Marchionne - che, considerando l’attuale quadro normativo europeo, simili condizioni di finanziamento non siano ottenibili nell’ambito dell’Unione europea".

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