Economia

Furti sulle fatture elettroniche Così i ladri dirottano i soldi

Gli hacker ora mettono le mani sui flussi di denaro. Nel mirino finiscono anche i dati di fornitori e clienti.

Furti sulle fatture elettroniche Così i ladri dirottano i soldi

Le e-fatture diventano un "cavallo di Troia" per gli hacker. Con alcuni software gli "smanettoni" del web riescono a dirottare alcune somme sui loro conti mettendo in atto dei veri e propri furti online. A segnalare questo scenario sono diversi istituti di credito. Già qualche tempo fa in un'intervista a ilGiornale, Valerio Pastore, a capo di Boole Server aveva sottolineato tutti i rischi di queste operazioni.

Ora con l'avvio del piano della fatturazione elttronica le sue paure sono diventate realtà. Gli hacker di fatto intercettano la fattura elettronica mentre passa dal cliente al fornitore e con una mossa cambiano le coordinate bancarie. Il tutto per dirottare i soldi su un altro conto. Per questo motivo le banche hanno avvisato i clienti. In una informativa viene chiesto in modo chiaro di verificare la correttezza dell'iban prima di far scattare l'invio del pagamento. Come sottolinea la Verità i dati che possono essere individuati e sottratti non riguardano solo le somme di denaro e l'iban. Si può infatti accedere all'elenco di tutte le fatture elettroniche avendo informazione del codice fiscale di chi le emette. Queste falle, va detto, sono presenti spesso nei software a pagamento che gestiscono questo flusso di documenti. Il sistema dell'Agenzia delle Entrate però potrebbe essere al sicuro. Il Garante della privacy qualche tempo fa aveva segnalato alcuni rischi: "Trasmissione e memorizzazione di una ingente mole di dati non direttamente rilevanti ai fini fiscali possono avere conseguenze per la tutela della riservatezza, in particolare in merito alle strategie aziendali", aveva fatto sapere in una nota. Un segnale chiaro sui rischi che si corrono con questo nuovo sistema di fatturazione. Gli attacchi sugli Iban rappresentano in questo momento l'ultima criticità riscontrata su questo flusso di documenti. Più volte le associazioni di categoria avevano chiesto un rinvio dell'entrata in vigore dell'obbligo dell'e-fattura. Ma il governo ha tirato dritto mantenendo la data dell'1 gennaio. Sui sistemi si riscontrano ancora rallentamenti e blocchi. A questo quadro si è aggiunta la minaccia hacker.

Servirà tempo perché questo nuovo piano di fatturazione diventi sicuro e soprattutto efficiente.

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