Economia

Gavio accorcia le sue "strade" con l'Opa

Offerta parziale di Astm sul 5% di Sias in vista di una fusione. Focus sull'estero

Gavio accorcia le sue "strade" con l'Opa

La famiglia Gavio stringe la presa sulle concessionarie autostradali e sui contractor con un'Opa parziale di Astm sul 5% di Sias al prezzo unitario di 17,5 euro (17,23 euro la chiusura di mercoledì; ieri i due titoli sono stati sospesi per tutta la seduta). Quest'ultima, successivamente, sarà fusa nella controllante. L'efficacia dell'offerta è subordinata al raggiungimento del 66,69% del capitale di Sias (dall'attuale 61,69%) da parte di Astm. Le assemblee delle due società sono convocate per il 16 ottobre per deliberare la fusione con contestuale annullamento delle azioni Sias che verranno concambiate con 0,55 azioni Astm di nuova emissione.

Nell'ipotesi di successo dell'Opa parziale, alla fine del percorso Nuova Argo Finanziaria, il veicolo controllato al 60% dai Gavio e al 40% dal fondo di investimento Ardian, avrà il 45,1% dei diritti di voto di Astm, mentre un altro 6,8% sarà detenuto direttamente da Aurelia, cassaforte della famiglia piemontese.

L'operazione è stata presentata come progetto «One Company», ossia la creazione di una unica holding industriale quotata che unifica le competenze delle concessioni autostradali, delle costruzioni e dell'ingegneria. Uno sviluppo naturale delle linee guide dell'ad Alberto Rubegni che dal suo ingresso in Astm ha ridisegnato il business e ha aperto il capitale all'ingresso di un partner finanziario come il fondo Ardian. Il prossimo step è quello di mantenere il valore in un'unica holding (la capitalizzazione dovrebbe aggirarsi sui 4 miliardi di euro «fagocitando» il peso di Sias) che possa crescere soprattutto all'estero. Una scelta obbligata se si considera il declino degli investimenti in Italia e già seguita nel recente passato da Atlantia per restare al settore concessioni e infrastrutture o da Mediaset se si guarda anche ai media. Questo tipo di percorso sembra ancor più necessario considerando, inoltre, il rapporto intrattenuto dall'attuale governo con i big delle autostrade. Da una parte le minacce di revoca delle concessioni ad Autostrade per l'Italia per il Ponte Morandi di Genova o al gruppo Toto per la manutenzione della strada dei Parchi. Dall'altro lato, le incertezze normative sulla rimessa in gara delle concessioni stesse.

Guardare all'estero e puntare sulla diversificazione del business diventa così un imperativo per il gruppo Gavio che nel proprio portafoglio conta, tra l'altro, sulla partecipazione brasiliana nel concessionario Ecorodovias e nel contractor Usa Halmar. Ecco perché con questa operazione straordinaria annunciata si punta tutto sul mercato prospettando un ulteriore «rafforzamento del capitale alla luce del nuovo piano strategico che verrà presentato successivamente alla fusione» e dall'altra riducendo i costi della holding. Oggi sarà la Borsa a dare il proprio responso: Astm ripartirà da quota 25,96 euro di mercoledì.

Mediobanca e Bonelli Erede hanno assisto Sias, mentre gli advisor della controllante sono stati Jp Morgan e Chiomenti.

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