Economia

Da gennaio arriva l'Isee precompilato: ecco i dati usati dall'Inps

Dal prossimo gennaio sarà possibile richiedere l'Isee seguendo un nuovo iter. Cosa cambia e quali dati saranno utilizzati

Da gennaio arriva l'Isee precompilato: ecco i dati usati dall'Inps

Novità in arrivo per l’Isee. A partire dal prossimo gennaio i cittadini potranno utilizzare un nuovo metodo per ottenere la fotografia della propria situazione economica familiare.

Il cambiamento più importante, come sottolinea Il Sole 24 Ore, è il passaggio dal sistema attuale, postcompilato, a uno precompilato. Fino a oggi erano i cittadini che dovevano dichiarare una serie di dati, quindi toccava all’Inps controllarli e completarli, utilizzando i dati in possesso dell’Agenzia delle Entrate. D’ora in avanti arriverà una alternativa: sarà l’Inps a precompilare la dichiarazione sostitutiva unica (Dsu) con l’aiuto delle Entrate.

Le voci principali che compariranno nel sistema Isee precompilato sono tre e riguarderanno conti correnti, immobili e redditi della famiglia. Chi vorrà ottenere l’indicatore della propria situazione economica familiare, necessaria ad esempio per ottenere sconti sulle tasse universitarie e altro ancora, dovrà collegarsi al sito Inps o dell’Agenzia delle Entrate (o rivolgendosi a un centro di assistenza fiscale) e arrivare al calcolo finale in "modalità fai da te", senza rivolgersi a un Caf, ma accedendo alla Dsu precompilata e inserendo i dati da dichiarare.

I dati contenuti nel modello precompilato

Al fine di garantire una Dsu precompilata, saranno utilizzate le informazioni contenute nell’Anagrafe tributaria e nel Catasto, in aggiunta a quelle inerenti ai saldi e giacente medie "di conti e depositi del nucleo familiare" comunicate da banche, Poste e intermediari vari alla stessa Anagrafe tributaria. Le informazioni sui redditi arriveranno dalle dichiarazioni fiscali, con riferimento ai redditi di due anni prima. Nel caso in cui dovesse essere necessaria una fotografia della situazione economica più aggiornata, sarà possibile richiedere un Isee corrente, riferito a un lasso temporale più vicino rispetto alla richiesta della prestazione agevolata. In tal caso, la durata dell’Isee non sarà di un anno ma di sei mesi.

Capitolo privacy. I cittadini che dovessero scegliere la Dsu precompilata dovranno identificarsi con il pin del dispositivo Inps, pin dell’Agenzia delle Entrate o attraverso l’identità digitale Spid di livello 2 o superiore. Sarà inoltre fondamentale dimostrare di conoscere alcune informazioni sensibili sui familiari, e inserirle nel sistema. Qualora i richiedenti non riuscissero a indicare i dati richiesti per ciascuno dei componenti del nucleo, dovranno per forza presentare la Dsu in modalità tradizionale.

Ricordiamo che dal 2015, ovvero da quando la riforma dell’Isee ha fatto sì che potessero essere utilizzati i dati comunicati dagli intermediari finanziari nei controlli, è crollata la quota di Dsu con patrimonio mobiliare nullo dal 67% al 14%.

Commenti