Economia

Giudice ammette Vivendi ad assemblea Mediaset

Il tribunale di Milano ha accolto il ricorso di Vivendi per poter partecipare e votare all'assemblea di mercoledì prossimo di Mediaset con la propria quota del 9,9%

Giudice ammette Vivendi ad assemblea Mediaset

Il tribunale di Milano ha accolto il ricorso di Vivendi per poter partecipare e votare all'assemblea di mercoledì prossimo di Mediaset con la propria quota del 9,9%. Dopo l'udienza di giovedì scorso, il giudice Amina Simonetti si era riservata di decidere e il pronunciamento era atteso per lunedì, ma l'ordinanza è arrivata oggi. Al centro del voto di mercoledì prossimo il progetto Media for Europe, che prevede la fusione di Mediaset e della propria controllata spagnola in una holding olandese. La decisione è stata accolta "con favore" dal gruppo francese, che ha ribadito la volontà di osteggiare il progetto "dopo aver valutato il venir meno dei diritti per gli azionisti di minoranza, e in particolare per Vivendi, alla luce dello statuto proposto per la nuova società Mfe".

Nel comunicato, Vivendi ribadisce il suo voto contrario all'assemblea del prossimo 4 settembre alla fusione che porterà alla nascita di Mfe, avendo valutato "i diritti, o la mancanza di questi, che gli azionisti di minoranza avrebbero ai sensi del proposto statuto di Mfe".

Secondo quanto spiega l'ordinanza del giudice Simonetti, anche se - come sostiene Mediaset - la separazione fra Vivendi e Simon Fiduciaria non è "idonea a realizzare una assoluta segregazione delle azioni di Vivendi che superano il 10%", al tempo stesso proprio il pronunciamento AgCom e le decisioni cautelari del tribunale di Milano sul tema "non si ravvisano ora, in via di sommaria delibazione della complessiva vicenda, ragioni giuridiche sufficienti per paralizzare l'esercizio dei diritti amministrativi inerenti le azioni di Vivendi nella misura contenuta del 10%".

Al tempo stesso, sottolinea il dispositivo del giudice, "l'esercizio dei diritti di voto per la misura del 19,19% delle azioni da parte di Vivendi attraverso la sua fiduciaria Simon" è "già paralizzato, allo stato, dalla decisione di Agcom e dal provvedimento cautelare pronunciato in corso": per questo "allo stato può ragionevolmente ritenersi che Simon non potrà nell'assemblea di Mediaset esprimere il voto per le azioni detenute nella misura del 19,19%".

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