Economia

La Grecia affossa le Borse, Fmi: "Pronti ad aiutare Atene"

Le borse europee chiudono in decisa flessione. Telefonata Lagarde-Tsipras

Christine Lagarde (Fmi) discute con il ministro delle Finanze olandese
Christine Lagarde (Fmi) discute con il ministro delle Finanze olandese

Le borse europee chiudono in decisa flessione dopo la vittoria dei "No" al referendum sulle proposte dei creditori per proseguire i finanziamenti alla Grecia. Le perdite più pesanti si registrano a Milano, dove il Ftse Mib segna un tonfo del 4,03% a 21.600,72 punti con un calo di 907,41 punti.

Il Dax di Francoforte perde l’1,65% a 10.875,80 punti; il Ftse 100 di Londra arretra dello 0,78% a 6.534,48 punti; il Cac 40 di Parigi scende del 2,01% a 4.711,54 punti. In calo del 2,14% l’Ibex di Madrid con 10.548,7 punti. Intanto mentre le banche restano ancora chiuse, la Grecia prova a riprire il tavolo delle trattative.

Chiusura in territorio negativo anche per Wall Street. Il Dow Jones perde lo 0,25% a 17.686,02 punti, il Nasdaq cede lo 0,34% a 4.991,94 punti mentre lo S&P 500 lascia sul terreno lo 0,4% a 2.069 punti.

Intanto il direttore generale dell'Fmi, Christine Lagarde afferma in una nota: "L'Fmi ha preso atto dell’esito del referendum in Grecia. Sta monitorando la situazione da vicino ed è pronto ad aiutare la Grecia se sarà richiesto". Tecnicamente la Grecia non può al momento accedere ai finanziamenti del Fmi a causa del mancato pagamento di 1,6 miliardi di dollari da parte di Atene all’istituto di Washington. Un mancato pagamento con il quale la Grecia è in arretrato e che fa può far scattare una serie di notifiche e procedure che potrebbero culminare nella perdita dei diritti di voto della Grecia nel Fmi o, nel caso più estremo, nella sua uscita dall’istituto di Washington. La conseguenza più importante del mancato pagamento è comunque simbolica. A fare default con il Fondo sono stati finora solo paesi in via di sviluppo: gli 1,6 miliardi di euro della Grecia sono il mancato pagamento maggiore da parte di un paese membro del Fmi. Simbolico è anche il fatto che la Grecia è entrata nel Fondo nel 1945 ed è stato uno dei suoi membri fondatori. Il mancato pagamento arriva in un momento delicato per il Fmi, che sta cercando di mantenere la sua rilevanza internazionale mentre le economie emergenti creano istituzioni rivali.

In serata la Lagarde nel corso di una telefonata spiega a Tsipras che il Fondo monetario internazionale è pronto a dare aiuto tecnico alla Grecia ma non potrà fornire nuovi fondi ad Atene se prima non saranno onorati i debiti pre-esistenti.

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