Economia

Guzzetti ha la squadra per blindare la Cariplo

Nominato il governo «a 28» della Fondazione C'è anche il successore alla presidenza, Fosti

Camilla Conti

Pronta la squadra che dovrà raccogliere il pesante testimone dell'«uno e trino» Giuseppe Guzzetti rimasto al vertice della Fondazione Cariplo per 22 anni. Ieri è stato tolto il velo ai 28 componenti della Commissione centrale di beneficenza, ovvero il «governo» dell'ente milanese, designati - all'unanimità - dai membri uscenti. Tra questi 28 nomi ci sono quelli del futuro presidente e dei due vice che verranno nominati dalla nuova Commissione (in una sorta di conclave, senza votazione) il prossimo 28 maggio quando verranno eletti anche i restanti quattro membri del cda e il Collegio Sindacale.

L'obiettivo di Guzzetti è far convergere tutti sullo stesso nome senza avere sorprese. Il favorito successore è Giovanni Fosti, docente alla Sda Bocconi ed esperto di impresa sociale, affiancato da Paola Pessina (ex sindaco di Rho e dal 2016 alla guida della Fondazione di comunità Nord Milano) e Claudia Sorlini (professore emerito di microbiologia agraria all'università degli Studi di Milano, ha coordinato l'istituzione della facoltà di Agraria in Sierra Leone), indicate come possibili vice presidenti.

L'atto finale del passaggio di consegne sarà celebrato simbolicamente con l'ultima uscita pubblica del presidente: lunedì 27 maggio, giorno del suo ottantacinquesimo compleanno, alle Gallerie d'Italia di piazza della Scala inaugurerà con l'amico Giovanni Bazoli una mostra fotografica sulle periferie e gli «ultimi». In eredità Guzzetti lascia un bilancio 2018, approvato ieri, archiviato con 1.202 progetti sostenuti a fronte di un'attività filantropica complessiva per 183,7 milioni, incluse le somme deliberate in anni precedenti in forma di accantonamento e ridestinate a incremento di progetti finanziati nel 2018. Si tratta della performance più alta con 184 milioni di attività filantropica. Lo scorso anno l'attività filantropica complessiva è stata di 161 milioni rispetto ai 175 milioni del 2016 e ai 159 milioni del 2015. Dal 2013 al 2018 l'ente ha donato quasi un miliardo.

Il cambio al vertice di Cariplo coincide, intanto, con la vendita del fondo Atlante nato nella primavera del 2017 per il salvataggio delle banche venete. Lo scorso venerdì 10 maggio, scrive Il Messaggero, sono pervenute agli advisor di Quaestio quattro offerte per aggiudicarsi una parte della sgr. Le proposte vincolanti, che dovrebbero attestarsi attorno ai 20 milioni, portano la firma di Dea Capital, FonSpa, Prelios e forse Cerved.

L'operazione sarebbe strutturata nel trasferimento da parte della società di un ramo d'azienda in una newco contenente i fondi Atlante, Italian Recovery Fund (ex Atlante 2) e Italian Recovery Fund 2 più commissioni di gestione di questi fondi per circa una decina di milioni e anche le partecipazioni in Popolare di Vicenza e Veneto banca in liquidazione.

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