Economia

Con i tassi vicini a zero per crearsi un tesoretto bisogna usare il "mirino"

Diversificare non basta più: si deve investire per obiettivi. E vincerà solo la consulenza

Con i tassi vicini a zero per crearsi un tesoretto bisogna usare il "mirino"

I rendimenti dei titoli di Stato sono ai minimi storici (quelli dei Bot addirittura negativi) mentre la sicurezza di questi titoli non è più ai massimi livelli. Inoltre, una buona diversificazione del portafoglio, per quanto necessaria, non è sufficiente: è indispensabile adottare un approccio di investimento per obiettivi. Facendo così il risparmiatore è in grado di focalizzarsi sull'arco temporale e investire nelle strategie più appropriate per raggiungere i propri obiettivi.

«L'attuale contesto impone tattiche più specialistiche e mirate, tutte orientate alla soddisfazione dei bisogni dei clienti. Questa direzione mette in risalto il grande valore della consulenza e della distribuzione» sottolinea Marco Bernardi, direttore commerciale Banca Generali. In generale, aggiunge Carlo Giausa, direttore servizi di investimento e wealth management di FinecoBank, una corretta pianificazione finanziaria si basa su tre pilastri, ancora più centrali in una fase molto volatile come quella attuale. Innanzitutto è fondamentale avere piena consapevolezza dei propri obiettivi di vita, per poter così indirizzare correttamente la pianificazione di medio-lungo termine del patrimonio, tenendo ben distinta la liquidità necessaria per le spese correnti.

Questo perché ogni parte del patrimonio, già esistente o da accumulare negli anni, dovrebbe avere le proprie finalità all'interno di una pianificazione di ampio respiro. Il secondo cardine risiede invece nella diversificazione, necessaria per ottimizzare il rapporto rischio/rendimento insito nell'esposizione verso le singole attività finanziarie (aziende, settori, Paesi). Infine è fondamentale il controllo dell'emotività, per evitare di reagire di impulso di fronte a fasi di forte volatilità di breve termine e mettere a rischio una asset allocation costruita razionalmente per il lungo periodo. D'altra parte come fa notare Paolo Geuna, Financial Analyst di Tendercapital, la volatilità ed il continuo ribaltamento degli scenari rendono complicato intervenire sulla propria posizione a percorso avviato, con il rischio di incorrere in perdite in conto capitale. Aver chiaro in mente quale sia l'obiettivo di investimento e quindi il grado di rischiosità sopportabile e l'orizzonte temporale disponibile, permette di costruire al meglio un portafoglio con caratteristiche adeguate così da far aumentare le possibilità di riuscita e di raggiungimento dell'obiettivo iniziale. Ma che valore aggiunto può offrire il consulente a chi investe per obiettivi?

Se prima era sufficiente, per il risparmiatore, scegliere il prodotto giusto, e c'era chi si affidava tranquillamente al fai da te, visto che indovinando la tendenza di un mercato lo si poteva tranquillamente acquistare su internet, magari affidando a un selezionare automatico la migliore opzione nel rapporto rendimento/prezzo, nel momento in cui è necessario investire per soddisfare i propri bisogni, è vitale la presenza di un professionista in grado di capirli con precisione. Per rispondere poi alle reali esigenze delle famiglie è fondamentale avere visibilità sull'intero patrimonio, anche su quegli asset (mobiliari e immobiliari) che tipicamente gestisce personalmente o affida ad altri intermediari. «Per poter effettuare una completa radiografia del patrimonio, Banca Generali ha messo a punto una piattaforma informatica che permette di valutare il profilo di rischio, il valore e il grado di liquidità delle diverse componenti del patrimonio, anche quelle non gestite direttamente dalla banca».

«I vantaggi in questo senso sono tangibili e il valore aggiunto nel servizio particolarmente appropriato per le sfide che incombono sul risparmio e le proprietà familiari» spiega Bernardi mentre Giausa, più che di valore aggiunto, preferisce parlare di centralità del consulente, che avrà un ruolo sempre più importante perché dovrà guidare il cliente verso i tre pilastri della pianificazione finanziaria. In fasi di mercato complesse e ad alta volatilità come quelle che abbiamo vissuto negli ultimi anni, secondo Giausa, è emersa, fra i risparmiatori, l'esigenza molto forte di gestire il proprio patrimonio in modo razionale, consapevole ed efficiente.

Il ruolo del consulente diventa sempre più centrale proprio perché è l'unico in grado di far emergere gli obiettivi di vita, gli orizzonti temporali e la propensione al rischio del cliente, per poi tradurli in una pianificazione finanziaria di lungo periodo.

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