Economia

Iliad, la guerra delle tariffe colpisce i conti

Gli investimenti pesano sull'utile (-60%). Ricavi in crescita grazie all'Italia

Iliad, la guerra delle tariffe colpisce i conti

Il lancio in Italia con piani tariffari capaci di scombussolare il mercato delle telefonia mobile ha portato a Iliad 3,8 milioni di clienti ma anche perdite operative passate, in un anno, da 28 a 108 milioni.

Questi i dati emersi dal bilancio semestrale della società francese di tlc fisse e mobili fondata da Xavier Niel che ha fatto delle tariffe aggressive la sua bandiera. In pratica ha fatto un bel favore ai consumatori che, in Francia e Italia, hanno visto i prezzi scendere e i giga compresi nelle offerte mobili salire, ma non al titolo in Borsa che ieri è sceso di oltre il 5% e che dal 2017 ha bruciato circa il 60% del suo valore.

Ora Iliad vale poco più di 5 miliardi di euro ma è comunque in grado di produrre un utile netto di 91 milioni in sei mesi, anche se in calo del 60%, a causa dei pesanti investimenti fatti in Italia non solo per il lancio ma anche per l'acquisto delle frequenze per il 5G e la realizzazione della sua rete mobile in 3 e 4G con investimenti, sempre nell'ambito del periodo esaminato, pari a 161 milioni. In crescita il fatturato del 7,9% a 2,49 miliardi, con un aumento dello 0,7% in Francia e con l'Italia ovviamente a farla da padrone rispetto ai sei mesi dell'anno precedente quando il servizio era appena partito. Per gli analisti comunque le offerte low cost non riescono più a spostare ingenti contingenti di clienti anche perchè gli altri gestori sono passati al contrattacco, sfornando anche loro offerte competitive. Dai dati di bilancio si evince che, nel secondo trimestre 2019, Iliad ha perso clienti oltralpe, esattamente 15 mila nel fisso e 77mila nel mobile.

Sono però saliti gli abbonati più remunerativi per il gruppo: i clienti in fibra infatti hanno raggiunto quota 172mila unità (prezzo 15 euro al mese per un anno e poi 34), e quelli sul mobile ultraveloce (a 20 euro al mese) sono circa 70mila.

Durante la presentazione dei risultati, dopo la cessione delle torri di trasmissione a Cellnext è stata annunciata una nuova dismissione: il 51% della società che gestisce il parco della rete in fibra ottica che vale circa 600 milioni.

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