Politica economica

"Imballaggi, bloccate le norme Ue"

Mondo agricolo e industria uniti per modificare le proposte al voto martedì 21

"Imballaggi, bloccate le norme Ue"

Ascolta ora: ""Imballaggi, bloccate le norme Ue""

"Imballaggi, bloccate le norme Ue"

00:00 / 00:00
100 %

La proposta di Regolamento sugli imballaggi in discussione all'Europarlamento, se approvata nella sua attuale formulazione, provocherebbe effetti pesanti sulle filiere produttive italiane e sui consumatori, oltre a mettere in discussione il riciclo dove l'Italia è leader e a non tenere conto di soluzioni più sostenibili come le bioplastiche totalmente biodegradabili. È quanto affermano Coldiretti, Filiera Italia, Confapi, Ancc-Coop, Ancd-Conad, Legacoop, Legacoop Agroalimentare, Cia, Legacoop Produzione&Servizi, Ue.Coop, Flai Cgil, Fai-Cisl e Uila-Uil, che a Bruxelles hanno promosso un incontro al quale hanno aderito oltre 40 eurodeputati italiani appartenenti a tutte le forze politiche in vista del voto del 21 novembre. L'obiettivo è ricreare l'asse trasversale degli eurodeputati italiani che deve essere superato quando sono in gioco interessi pesanti per l'intero Paese, enfatizzando per la prima volta il fatto che l'Italia è leader nelle bioplastiche totalmente biodegradabili e che queste possono costituire un elemento di forza per l'intera Europa.

L'Italia è diventata negli ultimi anni punto di riferimento globale nel materiale innovativo riciclabile e ha già raggiunto grandi obiettivi: da noi il tasso di riciclo totale degli imballaggi ha raggiunto il 73,3% nel 2021, superando l'obiettivo del 70% fissato per il 2030, collocando il nostro Paese al secondo posto in Europa. Rimettere in discussione questo modello consolidato, rischia di vanificare gli obiettivi raggiunti finora, generando un impatto estremamente pervasivo che rischia di colpire oltre il 30% del nostro Pil. Il danno non sarebbe limitato alle sole aziende degli imballaggi ma riguarderebbe filiere fondamentali per il nostro Paese, quali l'intero settore agroalimentare, mettendo a rischio decine di migliaia di imprese e centinaia di migliaia di posti di lavoro.

La proposta impatterebbe, inoltre, un settore come quello delle bioplastiche compostabili e totalmente biodegradabili introducendo una serie di limitazioni contro l'innovazione negli imballaggi e non permettendo il ritorno degli ingenti investimenti fatti in innovazione e in bioraffinerie prime al mondo oggi in funzione, di cui l'Italia è leader con società quali Eni Versalis-Novamont che, insieme ad altre partecipate pubbliche e campioni nazionali, aderiscono a Filiera Italia.

Commenti