Economia

La banca che chiude i bancomat: cosa cambia sui contanti

Via gli Atm e le casse automatiche per ben 1,3 milioni di italiani. Questa è la novità del colosso bancario olandese Ing

La banca che chiude i bancomat: cosa cambia sui contanti

Dal primo luglio il gruppo bancario olandese Ing (Conto Arancio) chiuderà atm e casse automatiche. Questa è stata la comunicazione che hanno ricevuto i suoi clienti, ben 1,3 milioni di persone solo in Italia. Il colosso olandese ha deciso così di non dar importanza alle proteste degli altri istituti di credito, Fineco e Che banca di Mediobanca, riguardo il progetto di Bancomat spa, che tra l'altro sta venendo esaminato dall'Antitrust.

Bancomat spa è la società che si occupa della gestione dei circuiti di prelievo e pagamento Bancomat e Pagobancomat. Il suo capitale è distribuito tra 125 soggetti, i principali sono: Intesa Sanpaolo, Unicredit, Iccrea Banca, Banco Bpm e Monte dei Paschi. Il nuovo progetto "prevede" - come scritto nel testo - "la sostituzione delle commissioni interbancarie con l'applicazione al titolare della carta di un'eventuale commissione definita in via autonoma da ciascuna banca proprietaria dell’Atm e che eroga, dunque, il servizio di prelievo attraverso le proprie apparecchiature".

Nonostante stiano aderendo a questo progetto i principali istituti di credito, Ing ha deciso di non far parte di questo gruppo. La scelta era immaginabile, infatti erano giorni che sui social si parlava della possibilità che il colosso olandese prendesse questa decisione, ossia di rottamare i bancomat. Ora c'è la conferma. Dal primo luglio il tasso base sarà più basso e verrà dismesso il servizio il servizio di alimentazione oltre l'impossibilità di usare gli Atm per prelevare e versare i contanti.

"Stiamo evolvendo verso un modello cashless e sempre più mobile-first. Questo per rispondere alle preferenze dei nostri clienti", è stata la spiegazione di Alessio Miranda, Country Manager di Ing in Italia. Si tratta di una mossa abbastanza sorprendente, chissà che non sia precorritrice. A quanto pare, la gestione del contante è diventata un'attività non più strategica né profittevole per le banche, soprattutto dopo la diffusione dell'utilizzo sempre maggiore dei canali digitali.

Certo è che, qualora questa scelta venisse adottata anche da altre banche, come riporta il Sole 24ore, si aprirebbero delle importanti riflessioni sul futuro e sulla sostenibilità delle reti degli Atm.

La scelta del gruppo bancario, però, non implica che tutti i suoi clienti, dal primo luglio, non possano più prelevare. Sarà loro ancora eseguibile ma chiunque vorrà prelevare dei contanti sarà obbligato a farlo presso gli sportelli Atm di altri istituti bancari. Per quanto riguarda gli assegni, invece, questa avverrà con l'invio della documentazione via posta assicurata alla sede.

Non si tratta dell'unica novità, la banca proprio per questa scelta, passerà dagli attuali 30 punti sul territorio nazione a 23 con una notevole riduzione di 7 punti fisici.

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