Economia

La Lega mette nel mirino Tridico

"Assunzioni anticipate e illegittime, vendette ed epurazioni": così il presidente dell’Inps Pasquale Tridico è finito nell’occhio del ciclone

La Lega mette nel mirino Tridico

I movimenti dei dirigenti di prima e seconda fascia che hanno ridisegnato l’organizzazione dell’Inps, senza aver coinvolto il nuovo Cda, continuano a far discutere.

Come riporta il quotidiano La Verità, il deputato della Lega, Claudio Durigon, ha sollevato alla Camera l’ ”impeachment” del presidente dell’Istituto di previdenza Pasquale Tridico con un’interrogazione. Il leghista ha parlato di “assunzioni anticipate e illegittime, vendette ed epurazioni” ma anche dell’assegnazione di “nuove funzioni dirigenziali”, dell’occupazione di posti chiave e dell’epurazione dei “dissidenti”. Il messaggio lanciato da Durigon è chiaro: “In pieno stile Movimento 5 Stelle, anche Tridico non si smentisce e dispensa poltrone”.

Tutto è partito da un’indiscrezione lanciata sempre dalla Verità, secondo la quale si sarebbe verificata la possibile assunzione di un dirigente esterno all’Inps proveniente dalla fondazione Rousseau da accostare al neo responsabile del dipartimento informatica Vincenzo Caridi. “Se la notizia fosse confermata presenteremo un’interrogazione urgente per chiedere le dimissioni di un presidente che invece di avere un ruolo super partes gioca a risiko con dipendenti e poltrone per soddisfare la propria voglia di potere”, ha concluso Durigon.

Caridi, dal canto suo, ha smentito la versione dei fatti apparsa sui giornali: “I miei recapiti sono pubblici, come gli atti dei numerosi concorsi a cui ho partecipati”. Eppure lo scenario rischia di diventare presto apocalittico. Già, perché i trasferimenti citati potrebbero innescare una vertenza giudiziaria con sei dirigenti pronti a presentare ricorso per cancellare l’organico disegnato da Tridico.

Tridico e quella "frenesia" nelle scelte

Nel frattempo anche il coordinatore generale Uilpa Inps, Sergio Cervo, ha parlato di “frenesia” nelle scelte di Tridico: “Appare doveroso che, in queste occasioni, le organizzazioni sindacali siano chiamate a discutere degli assetti organizzativi ed è buona norma che si attendano le linee guida del Civ. Definito l’assetto, le nomine sono state, come tre anni fa, piene di sorprese: tre anni fa i direttori di personale, organizzazione, bilanci e vigilanza uscirono dalla direzione generale per assumere incarichi territoriali: questa volta i direttori di personale, organizzazione e sistemi informativi e pianificazione sono stati riassegnati sul territorio”.

Cervo si è poi soffermato anche sulla mancata comunicazione della metodologia di scelta utilizzata da Tridico, facendo capire che sarebbe meglio per tutti che i criteri alla base delle scelte siano chiariti preventivamente “magari nel regolamento sugli incarichi”.

Dulcis in fundo, l’esponente sindacale ha concluso il suo commento sottolineando un altro aspetto degno di nota: “Si sono perse le tracce delle progressioni verticali: chi le ha viste? È troppo chiedere chiarezza sul punto?”.

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