Economia

Istat, disoccupazione cala al 9,9% nel secondo trimestre 2019

Secondo l'istituto di statistica nel secondo trimestre del 2019 il tasso di disoccupazione è sceso dello 0,4%

Istat, disoccupazione cala al 9,9% nel secondo trimestre 2019

Nel secondo trimestre del 2019 la disoccupazione è scesa al 9,9%, registrando un miglioramento di 0,4 punti percentuali. A dirlo è l'Istat, secondo cui si tratta del dato più basso dal 2011 dove il livello era arrivato al 9,2%.

Dati incoraggianti per l'economia "sia rispetto al trimestre precedente sia in confronto a un anno prima. Tale andamento si associa alla stabilità congiunturale e alla crescita tendenziale del tasso di inattività delle persone con 15-64 anni". Gli effetti sono dovuti ad un incremento del numero di occupati che cresce di 130mila unità (+0,6%) rispetto al trimestre precedente, con un aumento dei lavoratori dipendenti permanenti (più 97mila unità e + 0,7%), dei lavoratori dipendenti a termine (pù 16mila uguale al +0,5%) e degli autonomi, in crescita di 17mila unità (+0,3%) anche grazie all'introduzione dei regimi agevolati, tra cui quello dei cosiddetti minimi. La crescita è più accentuata nel Mezzogiorno, dove si registra un incremento dell' 1,1%, mentre al Nord e al Centro le percentuali si assestano rispettivamente tra il +0,4% e il +0,3%. Il tasso di occupazione complessivo, così, si porta al 59,1% (+0,3 punti), crescendo equamente tra uomini (+0,4 punti) e donne (+0,3 punti).

Immediate le reazioni dagli ex alleati di governo del M5S nel primo esecutivo Conte. Per il deputato leghista Claudio Durigon:"Nonostante la crescita zero del nostro Paese e la congiuntura economica non favorevole in tutta l'eurozona la disoccupazione in Italia continua a diminuire e aumentano gli occupati. Merito di Quota 100 che come avevamo ampiamente previsto sta, mese dopo mese, innescando un trend virtuoso in tutto il mercato del lavoro. A tutti i professoroni che dicono il contrario vorrei chiedere il motivo di questi risultati positivi. I dati Istat ci dicono che la disoccupazione è scesa al 9,9%. Si tratta del dato più basso dal trimestre del 2011. Che piaccia o no, Quota 100 è una misura concreta che libera nuovi posti di lavoro di chi è andato in pensione. Auguri ai professori economici italiani ed europei che insieme a Conte e Monti la mettono in discussione".

Soddisfazione del ministro del Lavoro pentastellata Nunzia Catalfo:"I dati sul mercato del lavoro diffusi oggi dall'Istat sono l'ennesima testimonianza della bontà delle misure che come MoVimento 5 Stelle abbiamo messo in campo nei primi 14 mesi alla guida del Paese (...) Salario minimo, fase 2 del Reddito di Cittadinanza e parità di genere nelle retribuzioni per il bene dei cittadini". "Nel secondo trimestre di quest'anno - continua il neoministro - il tasso di disoccupazione scende al 9,9% (-0,4 punti), il dato più basso dal quarto trimestre 2011, mentre aumenta il numero degli occupati (+130 mila unità). Non si arresta il trend di crescita dei lavoratori permanenti, +97mila", anno ribadendo come "da Ministro intendo portare avanti il percorso iniziato creando un mercato del lavoro sempre più inclusivo, con al centro il rispetto della dignità e dei diritti dei lavoratori".

Resta, però, il nodo del costo del lavoro che dovrebbe essere affrontato nella prossima manovra di bilancio dal nuovo governo. Secondo l'Istat: "In termini tendenziali il costo del lavoro aumenta del 2,4%, quale risultato di una crescita dell'1,6% per le retribuzioni e del 4,5% per gli oneri".

Per il presidente dell'Inps Pasquale Tridico:"Il cuneo fiscale incide in modo importante e dovrebbe essere ridotto per favorire alcune produzioni. Anche incentivare una produzione rispetto ad un'altra è un'indicazione che si deve dare, il legislatore può incentivare alcune produzioni rispetto ad altre".

Per Tridico:"La disoccupazione di lungo periodo è il male da evitare, perché vuol dire che nella transizione tecnologica si rimane indietro - ha aggiunto - a volte non possiamo prevedere cosa c'è domani, dobbiamo stare dietro con efficienza all'innovazione".

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