Economia

L'incertezza pesa sui fondi

Il mondo del «risparmio», e non solo nel nostro Paese, sta passando uno dei periodi più bui della sua storia. Non sono i mercati azionari il vero punto dolente, quanto il fatto che, soprattutto quelli obbligazionari stanno soffrendo a tal punto da aver messo in ambasce tantissimi sottoscrittori di fondi, molti dei quali sono disposti a vendere in perdita pur di uscire da un tunnel che non hanno mai percorso e che non pensavano potesse esistere. Lo confermano i numeri, soprattutto quelli del risparmio gestito, i dati di novembre testimoniano una fuoriuscita dai fondi obbligazionari che porta il computo totale dell'anno a -25 miliardi. E, a questo saldo, manca ancora dicembre che ha vissuto andamenti di mercato particolarmente negativi. Ma, non è solo l'Italia a soffrire. Una ricerca di Bank Of America sottolinea come sui fondi obbligazionari europei si potrebbe chiudere il 2018 con un saldo negativo di oltre 100 miliardi di dollari. Proprio in linea con tutto questo qualche giorno fa ho ricevuto la mail di uno di voi che mi chiedeva, non quando il trend sarebbe cambiato, ma se i mercati sarebbero mai risaliti. Quel «mai» è quasi una sirena che «urla» un disagio difficile da lenire, di un bisogno di assistenza. Anche molti commenti in risposta ad alcuni miei post sui social fanno intendere come manchi completamente una corretta prospettiva sul futuro da parte di chi ha sottoscritto quei servizi, soprattutto manca chi possa essere in grado di fornire risposte e prospettive. Ciò che, però, più di ogni altra cosa mi crea dubbi è il fatto che, assieme a molti risparmiatori, a farmi domande su cosa stia succedendo siano stati molti addetti ai lavori, soprattutto di estrazione bancaria. In alcuni casi ho colto disagi ancor più grandi rispetto a quelli dei loro clienti. Quelli con cui sono entrato in contatto sono tutti professionisti onesti, scrupolosi, a disagio per non essere in grado di fornire risposte congrue su quanto accade agli investimenti «consigliati» alla clientela. Si può andare avanti così?

leopoldo.

gasbarro@me.com

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