Economia

L'Inps dimentica 20mila esodati ma regala 3,4 milioni ai dirigenti

Il buco nero dell'Inps ci costa 10 miliardi di euro l'anno. Ma Boeri premia 26 dirigenti con 3,4 milioni. Intanto gli esodati possono (ancora) aspettare

L'Inps dimentica 20mila esodati ma regala 3,4 milioni ai dirigenti

Mentre infuriano le polemiche sulle pensioni, l'Inps premia 26 dirigenti con 3,4 milioni di euro. Uno schiaffo ai 20mila esodati che, nonostante gli interventi inseriti nella legge di Stabilità, il governo non ha ancora sistemato. E uno schiaffo a quei lavoratori che si aspettavano la riforma del sistema previdenziale già nella manovra per il 2016.

L'Inps va a scatafascio. Secondo il presidente del Civ dell’Inps, Pietro Iocca, nei prossimi dieci anni l’Inps potrebbe avere risultati economici negativi per 10 miliardi l’anno. "Le proiezioni sui bilanci Inps non sono rassicuranti - spiega Iocca - è una situazione che va attenzionata e monitorata". Eppure quando si tratta di tirare fuori i soldi per i dirigenti, il barile del carrozzone può essere raschiato senza alcun problema. Tanto che, sulla base dell'indagine della procura di Nocera Inferiore sull'erogazione di premi di produttività nel biennio 2012-2013 sulla base di risultati delle ispezioni "gonfiati", il presidente dell'Inps Tito Boeri rivela che il sistema di incentivazione "ha dato luogo all'erogazione di un importo, per i 26 dirigenti delle aree di vigilanza, pari a circa 3,4 milioni per il biennio 2012-2013". "Alla luce di quanto sopra esposto sembra possibile ritenere che, ove si rivelasse fondata l'ipotesi investigativa - si difende Boeri - il fenomeno oggetto dell'indagine possa risultare circoscritto nelle sue dimensioni". E sottolinea che i 400 milioni di premi rappresenta l'importo complessivamente erogato dall'Istituto ai 30mila dipendenti come retribuzione di risultato legata alla produttività e alla qualità del servizio secondo i criteri definiti nei contratti collettivi nazionali di lavoro e nei contratti collettivi integrativi vigenti.

Se da una parte ci sono i soldi per premiare i dirigenti, dall'altra vengono a mancare per chi ne ha realmente bisogno. Dopo aver rinviato a data da destinarsi la riforma delle pensioni, Matteo Renzi si è vantato di aver risolto una volta per tutte gli sfaceli lasciati dall'ex ministro Elsa Fornero. Tuttavia, nella Legge di Stabilità, la settima salvaguardia riguarda solo 26.300 lavoratori. Vengono inclusi gli edili in mobilità e i lavoratori di aziende fallite. Per arrivare ai 31mila salvaguardati indicati dal ministro del Welfare Giuliano Poletti bisogna includere anche i 5mila lavoratori familiari di disabili a cui hanno prestato assistenza nel 2011. In questo caso non occorrono coperture finanziarie perché si applicano i cosiddetti "vasi comunicanti" del Fondo esodati. Eppure, secondo le stime dell’Inps, restano ancora da tutelare altri 20mila esodati.

Per questi, però, l'Inps sembra non avere il becco di un quattrino.

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