Economia

L'Istat: "Il reddito minimo? ​Ci costerà 15 miliardi"

L'assistenzialismo di Grillo ci costerebbe una fortuna. Ecco lo studio che smonta il sogno del M5S

L'Istat: "Il reddito minimo? ​Ci costerà 15 miliardi"

L'Istat fa i conti in tasta al programma del Movimento 5 Stelle e dimostra che, qualora i grillini andassero al governo, le loro riforme ci costerebbero care. Il "costo totale del sussidio" che deriverebbe dall’applicazione nel 2015 del reddito di cittadinanza, come delineato nel ddl presentato dalla pattuglia pentastellata, sarebbe di 14,9 miliardi di euro. In una audizione in parlamento il presidente dell’Istat Giorgio Alleva ha messo in chiaro che la spesa sarebbe destinata a 2 milioni e 759 mila famiglie con un reddito inferiore alla linea di povertà.

Le previsioni fatte oggi dall’Istituto sono leggermente diverse, più basse, rispetto a quelle già fatte che si riferivano al 2012, quando si ipotizzava un esborso di 15,5 miliardi, dal momento che non includevano l'effetto del bonus da 80 euro voluto dal premier Matteo Renzi. "Aumentando il reddito disponibile di una parte delle famiglie interessate dal provvedimento", spiega l’Istat, la misura riduce "la quota complessiva da erogare". Secondo i risultati della simulazione, inoltre, "non vi è dispersione a favore dei non poveri". Sempre secondo l’Istat, poi, "il beneficio medio è massimo, pari a circa 12 mila euro annui, per le 390 mila famiglie in condizioni di povertà più grave", mentre "si riduce a meno di di 200 euro per le 120 mila famiglie che hanno un reddito superiore all’80% della linea di povertà".

Nel suo report l'Istat ha anche elaborato una simulazione sulla base del disegno di legge di Sel sul reddito minimo garantito: "Il costo totale della proposta esaminata è nel 2015 pari a circa 23,5 miliardi di euro, concentrati sulle famiglie più povere". Infatti, prosegue Alleva, "i non poveri e le famiglie con un reddito superiore all’80% della linea di povertà relativa non avrebbero alcun beneficio". In tutto, calcola, le famiglie interessate sarebbero "circa 1 milione 960 mila".

Per la senatrice Nunzia Catalfo, la relazione dell'Istat "non boccia il reddito di cittadinanza", ma "avvalora quanto pubblicamente già sostenuto da mesi dal Movimento 5 Stelle, ovvero, che il costo del sostegno al reddito è di circa 15 miliardi di euro". "La nostra misura - incalza la sentatrice penastellata - costa ancora meno delle stime precedenti che parlavano di 15,5 miliardi di euro, per i quali avevamo trovato tutte le coperture finanziarie necessarie". Dopo le stime dell'Istat, quindi, l'obiettivo dei Cinque Stelle viene riconfermato.

"L'Istat ha inoltre rilevato che soltanto in Italia manca questo tipo di misura - conclude la Catalfo - ci sono circa 3 milioni di famiglie (10 milioni di cittadini) che non possono più aspettare".

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