Economia

L'Italia fa il bis, altro boom nel turismo

Crescita fino al 15%. Palmucci (Enit): "Migliorare l'offerta"

L'Italia fa il bis, altro boom nel turismo

Era difficile ripetere il record turistico dell'estate 2018, quando l'Italia, per ragioni di sicurezza, fu preferita a vari Paesi del Mediterraneo. Ma nel 2019 il turismo estivo ha segnato stando alle prime indicazioni un ulteriore incremento tra il 5 e il 15%, risultato molto apprezzabile, considerando che nel 2018 i pernottamenti complessivi erano stati 429 milioni.

«Siamo soddisfatti commenta Giorgio Palmucci, da pochi mesi presidente dell'Enit, l'ente nazionale per il turismo e aspettiamo i dati definitivi, che comprendono settembre. A maggio la stagione non era partita bene, con il clima peggiore da decenni. I risultati del balneare se confermati saranno più che positivi nonostante differenze tra regione e regione». Il turismo ha un'incidenza diretta sul Pil del 10% e attira una spesa degli stranieri in Italia pari a 42 miliardi (più 6,5% nel 2018), con un saldo della bilancia turistica attivo per 16 miliardi. «Secondo l'Omt, le persone che si muovono per vacanza crescono di 100 milioni all'anno, e a fine 2019 saranno 1,4 miliardi. Dobbiamo catturare i flussi e far crescere le presenze in Italia, che è in cima alle aspirazioni di viaggio degli stranieri e che offre i luoghi più belli del mondo».

Grazie a questi due fattori dovrebbe essere una passeggiata, ma non lo è. Anche perché l'Enit ha sofferto a lungo di farraginosità, burocrazia e inefficienze che l'avevano derubricato a «carrozzone», con commissariamento e rischio di chiusura. A Palmucci, oggi, è richiesto un vero rilancio; può essere la persona giusta, visti i suoi 30 anni nel settore, dal Club Mediterranée a TH Hotels, con la presidenza di Confindustria Alberghi e la vicepresidenza di Federturismo: tutti incarichi lasciati per dedicarsi soltanto all'Enit. Il suo profilo professionale, che ne fa un tecnico, dovrebbe permettergli di confrontarsi costruttivamente con il nuovo ministro del Turismo, Dario Franceschini, pur essendo stato nominato dal suo predecessore: «Contiamo di incontrarlo a breve, con tutto il cda. Condivido la sua convinzione che si tratta del ministero più importante». E ricorda che il piano triennale, sul quale il lavoro è condiviso con interlocutori pubblici e privati, ha come linee guida il miglioramento della qualità dell'offerta per ottenere un aumento della spesa.

L'Enit a novembre compie cent'anni e sono previsti 12 mesi di eventi celebrativi. La sua attuale fisionomia è snella 40 dipendenti in Italia, soprattutto nel marketing digitale e 70 all'estero «con contratti locali, a un costo coerente» - e i 30 milioni di finanziamenti pubblici non si esauriscono, come in passato, nelle spese di struttura. In più, ci sono le entrate provenienti da Regioni ed enti locali con cui vengono organizzate promozioni comuni. I progetti sono ambiziosi: «Abbiamo appena inaugurato un ufficio a Bangkok, e le prossime aperture saranno a Shanghai, Canton, Abu Dhabi e, negli Stati Uniti, a Miami o Chicago.

Vogliamo conquistare la gente che si muove di più, e che spende di più».

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