Economia

Nuova Alitalia, cosa succede ora con le "Millemiglia"

Gli accordi raggiunti con la Commissione europea impongono la discontinuità tra vecchia e nuova compagnia

Nuova Alitalia, cosa succede ora con le "Millemiglia"

La “nuova” Alitalia decollerà il prossimo 15 ottobre senza lo storico programma fedeltà Millemiglia. ITA, la società che sostituirà l’ex vettore pubblico – oggi in amministrazione straordinaria – inaugurerà un nuovo sistema per fidelizzare i passeggeri frequent flyer e attirare fornitori di altri servizi. Addio quindi a biglietti regalo, miglia accumulate con i rifornimenti di carburante o con i pernotti negli hotel che di anno in anno sposavano le politiche di marketing di Alitalia. Previsto anche un sistema di tutela per chi dovesse avere già in tasca un biglietto per un volo il cui decollo sia previsto dopo il 15 ottobre.

La nuova compagnia ha assicurato che nessuno sarà lasciato a terra o senza compensazioni. I passeggeri avranno comunque ampia possibilità di scelta. La compagnia che si appresta a scaldare i motori dei proprio aerei prevede infatti di puntare sul medio e lungo raggio: i due settori del mercato che consentono di raggiungere i margini più elevati. Confermati da subito gli storici collegamenti con New York. Mentre bisognerà aspettare l’estate dell’anno prossimo per poter volare su Los Angeles, Washington e San Paolo del Brasile. Il mercato nazionale non verrà comunque abbandonato: i programmi di ITA prevedono scali e destinazioni in ventuno terminal dello Stivale e delle Isole.

Le ragioni che porteranno all’addio di Millemiglia sono illustrate nel piano industriale della nuova compagnia. Progetti e strategie che sono state al centro di un fitto colloquio con i dirigenti della Commissione europea: Bruxelles voleva infatti capire se ci fosse una effettiva discontinuità tra la nuova e la vecchia Alitalia. Una troncatura con il passato fondamentale per evitare che le somme erogate dallo Stato negli scorsi mesi venissero caraterizzati come aiuti di Stato per la nuova società aerea. I manager di ITA hanno spiegato che si è trattato di una scelta quasi obbligata: "Non potendo partecipare alla gara pubblica che Alitalia in amministrazione straordinaria bandirà e gestirà per la cessione degli asset legati al proprio programma di fidelizzazione, ITA ha intenzione di dotarsi sin da subito di un nuovo programma di loyalty efficiente, moderno, orientato alle esigenze dei clienti e che consenta un maggiore accesso all'offerta della compagnia e dei propri partner".

Il Piano industriale prevede anche la dismissione di un importante numero di slot a Fiumicino e a Linate.

Cessione che dovrebbe comunque essere in grado di permettere di passare dai 52 velivoli in esercizio a fine 2021 ai 105 previsti per la compilazione dei piani di volo del 2025.

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