Economia

Moody's declassa il fondo salva Stati. Spread sfonda quota 540 punti

Moody's declassa anche il Fondo salva Stati rivedendo al ribasso la prospettiva. In apertura dei mercati, lo spread Btp-Bund arriva a 545 punti per poi ripiegare a 520

Moody's declassa il fondo salva Stati. Spread sfonda quota 540 punti

Era prevedibile. Moody's ha declassato anche l'Efsf, il Fondo salva-Stati, rivedendo al ribasso, da "stabile" a "negativa", la prospettiva. La decisione dell'agenzia di rating americana è strettamente connessa con il taglio dell’outlook di Germania, Olanda e Lussemburgo dal momento che il rating del Fondo è "sensibile" alla valutazione sui Paesi a tripla A che sono i maggiori contribuenti dell’Efsf.

Lunedì scorso Moody's ha abbassato l'outlook di Germania, Olanda e Lussemburgo a causa della "crescente incertezza della zona euro" e della "forte probabilità" che siano necessari nuovi aiuti ai Paesi in difficoltà. Insomma, il fondo salva-Stati, istiuito nel 2010 allo scopo di ovviare alle difficoltà finanziarie dei paesi più esposti alla crisi economica, annovera capitali garantiti dai Paesi dell'Eurozona in proporzione con la loro partecipazione nel capitale della Banca centrale europea.

Era quindi più che plausibile che, dal momento che la Germania è il paese che garantisce più capitali, dopo l'abbassamento del suo outlook seguisse quello del Fondo Salva-Stati. Moody’s ha rivisto inoltre a ribasso l’outlook di sei Laender della Germania. Outlook che passa da "stabile a negativo". I sei laender sono: Berlino, Baviera, Brandeburgo, Baden-Wuerttenberg, Nordereno-Westfalia, Sassonia Anhalt. Motivo del declassamento? "Gli estremamente stretti collegamenti operativi e finanziari fra il governo federale e le singole regioni tedesche".

Intanto, in apertura dei mercati, il differenziale di rendimento tra i Btp e i Bund tedeschi continua a salire e ha sfondato quota 540 punti, arrivando a toccare 546 punti. Poi il differenziale è calato e ora si attesta intorno ai 520 punti base, con rendimento al 6,49%. In netta discesa invece lo spread tra Bonos spagnoli e Bund, che si posiziona a 615 punti con il rendimento dei decennali di Madrid al 7,41%.

Intanto la Germania ha venduto Bund a 30 anni per 2,32 miliardi di euro con tassi al nuovo minimo storico e domanda solida. Il rendimento medio è sceso al 2,17%, un livello mai toccato dal 1994, dal precedente minimo del 2,41% dell'asta di aprile. La domanda ha raggiunto i 3,367 miliardi superando l'importo massimo previsto di 3 miliardi.

I mercati prendono fiato: le borse a metà mattinata tentano il rimbalzo ma poi riducono i guadagni anche se chiudono positive, a eccezione di Londra. Pesa però l’andamento contrastato di Wall Street, dove i dati negativi sul mercato immobiliare controbilanciano le ottime trimestrali di aziende come Boeing e Caterpillar. - Guadagni moderati per il Dax di Francoforte, che sale dello 0,25% a 6.406,25 punti, e il Cac 40 di Parigi, che avanza dello 0,23% a 3.081,74 punti. Debole Londra, dove l’Ftse 100 segna -0,02% a 5.498,32 punti. Rialzi più solidi per l’Ibex di Madrid, che si issa dello 0,82% a 6.004,9 punti. Piazza Affari chiude la seduta in rialzo con il Ftse Mib in progresso dell’1,16% a 12.506 punti e Ftse A ll Share dello 0,83% a 13.538 punti. Le banche hanno trovato spazio per un rimbalzo dopo la debacle della vigilia: Unicredit ha guadagnato l’1,37%, Intesa Sanpaolo l’1,42 per cento.

Bpm ha guadagnato l’1,3 per cento. Ha corso Stm (+4,77%), bene Telecom (+2,05%) e Fiat (+2,38%)

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