Economia

Motorola: 4mila tagli È la ricetta di Google per rilanciare il gruppo

Era il Ferragosto del 2011 quando Google annunciò la maxiacquisizione da 12,5 miliardi di dollari del produttore di cellulari Motorola Mobility. A un anno esatto di distanza il colosso fondato da Larry Page e Sergei Brin ha avviato il taglio del 20% dei dipendenti della nuova controllata (4mila unità, per la maggior parte fuori dagli Usa) e la chiusura di un terzo dei suoi 94 uffici nel mondo. L'obiettivo è favorire il ritorno alla redditività del vecchio pioniere dei cellulari che ha chiuso in perdita 14 degli ultimi 16 trimestri.
Si tratta però di una novità per Mountain View: nei suoi 13 anni di storia Google non ha mai fatto ricorso ai licenziamenti si larga scala. Evidentemente - ma questa è solo la prima impressione degli esperti del settore - la ricerca di sinergie produttive per entrare con il proprio marchio nella produzione di cellulari e tablet sta andando più lentamente del previsto. Anche se non tutti i dati sono negativi: con l'acquisizione dei 17mila brevetto di Motorola, Google si è protetta da future cause sulla proprietà intellettuale come quella che si trascina ormai da tempo tra Apple e Samsung, i due big dei telefonini (nemici sul mercato ma amici nella produzione giacché Tim Cook acquista i chip dalla società coreana).
La vera sfida da vincere, tuttavia, è un'altra: riuscire a tenere all'interno dei propri confini hardware e software dei nuovi terminali mobili (da questo punta di vista Samsung è «debitrice» a Google del sistema operativo Android) per raggiungere economie di scala. L'alleanza Microsoft-Nokia per la produzione dei nuovi «Windowsphone», infatti, non ha dato i frutti sperati. Anche per questo motivo il «disboscamento» di Motorola Mobility riguarderà anche i mercati non redditizi e la produzione di apparecchi con margini di guadagno bassi. Ci si concentrerà, invece, su un minor numero di dispositivi in grado di essere competitivi grazie a batterie che posssano di durare giorni, videocamere e sensori di riconoscimento vocale sempre più «intelligenti» e capaci di distinguere i vari timbri.
Dal punto di vista finanziario la riduzione del personale si tradurrà per Google in costi pari a 275 milioni di dollari (223 milioni di euro), da iscrivere per la maggior parte nei conti del terzo trimestre. La società ha anche avvertito gli investitori su una possibilità «significativa variabilità nei ricavi di Motorola nei prossimi trimestri».

La riorganizzazione di Motorola è stata accolta con favore dal mercato: sul Nasdaq i titoli hanno registrato un rialzo superiore al 2% anche grazie all'acquisizione delle guide turistiche Frommer, che si uniranno a quelle Zagat che Google già controlla.

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