Economia

Mps guadagna 93 milioni e ritrova i depositi

Utili in crescita oltre le stime, giù ricavi. Raccolta in ripresa da febbraio

Il Monte dei Paschi batte le attese degli analisti, argina la fuga dei depositi ma fa comunque i conti con l'«effetto bail-in».

Nel primo trimestre dell'anno l'istituto senese ha registrato un utile di 93,2 milioni, in calo rispetto ai 143,7 milioni dello stesso periodo del 2015, però nettamente superiore al consensus che si attestava sui 5-10 milioni. Il margine di interesse ammonta a 548,3 milioni (-9,6%) mentre i ricavi calano a 1,18 miliardi(-13%). Sui conti pesa l'impatto da 80 milioni del decreto varato dal governo per quanto riguarda le imposte differite attive che prevede il versamento di un canone annuo con un'aliquota dell'1,5 per cento.

La raccolta diretta è salita a circa 120 miliardi (+0,2% su fine 2015) ma spinta dalla crescita dei pronti contro termine che compensa una riduzione registrata su tutte le altre forme tecniche. Ciò «è riconducibile alla fuoriuscita di raccolta commerciale avvenuta principalmente nel corso di gennaio 2016 a seguito della reazione della clientela in coincidenza con le turbolenze dei mercati finanziari», sottolineano dall'istituto. Un fenomeno più marcato sul segmento corporate che è più sensibile agli effetti della nuova normativa sul bail-in. «Stiamo recuperando il calo dei depositi accusato a gennaio», ha però sottolineato l'ad, Fabrizio Viola agli analisti. Sul fronte dei crediti deteriorati lordi, sono saliti a 47 miliardi (377 milioni in più rispetto alla fine del 2015) attestandosi comunque sui livelli più bassi degli ultimi due anni. L'obiettivo dei vertici è quello di alzare l'asticella delle sofferenze da vendere sul mercato. Il piano industriale prevede la cessione di 1 miliardo quest'anno, 1 nel 2017 e 1,5 miliardi nel 2018 «ma il nostro impegno è di fare di più», ha detto Viola che si attende benefici dal fondo Atlante (cui il Monte ha contribuito).

L'istituto avrebbe conferito mandato a Mediobanca per la creazione di una piattaforma per la gestione delle sofferenze.

L'indiscrezione, pubblicata ieri dal Messaggero ha messo le ali al titolo in Borsa che prima della diffusione della trimestrale ha segnato un +4,03% a 0,63 euro.

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